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Domani sciopero dei lavoratori edili dell’industria
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 23, 2008
2.200 i lavoratori della provincia di Siena interessati
Domani i lavoratori edili dell’industria saranno in sciopero per 8 ore per protestare contro la posizione assunta dall’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) durante la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del settore.
Solo in provincia di Siena i lavoratori interessati sono 2.200.
In Toscana avrà luogo un presidio presso la sede regionale dell’Ance a Firenze.
“Dopo svariati incontri – spiegano i sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil -abbiamo preso atto dell’impossibilità di raggiungere un’intesa con la delegazione dell’Ance che continua a sostenere posizioni di chiusura su punti importanti della piattaforma: la prestazione economica di malattia (ancora oggi oggetto di carenza per i primi 3 giorni), la regolamentazione del part-time, le parti economiche salariali richieste (105 euro al 3° livello) e la loro distribuzione nel primo biennio di durata contrattuale”.
“L’Ance continua a mantenere forti pregiudiziali sul riconoscimento di importanti diritti – continuano i sindacati – e tale ingiustizia si trascina ormai da anni, unico caso tra i contratti dell’industria. La posizione dei costruttori non si spiega, se non con una pregiudiziale inaccettabile per la dignità dei lavoratori, dato che in molte parti d’Italia, come a Siena, già la contrattazione di secondo livello ha offerto un quadro di soluzioni articolate territorialmente, per esempio sulla carenza malattia. Così come non sono accettabili i tentativi di introdurre nuovi regimi di flessibilità del lavoro nei cantieri, già caratterizzati anche nella nostra provincia da pesanti processi di destrutturazione della manodopera, nel momento in cui lo stesso contratto tenta di porre rimedio all’uso dilagante e strumentale che si è fatto del part-time, in un settore dove tale forma di lavoro operaio è del tutto impropria e che di fatto costituisce un modo per aggirare i processi di regolarizzazione sollecitati dalle nuove norme introdotte dal Governo per combattere il lavoro nero ed irregolare e favorire la sicurezza sul lavoro”.
“La rottura consumata nell’ultimo incontro – concludono Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil -smentisce di fatto le intenzioni inizialmente dichiarate dell’Ance di procedere ad una rapida chiusura della trattativa e apre un nuovo scenario, caratterizzato da nuove iniziative di mobilitazione dei lavoratori”.
Siena, 23 aprile 2008
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