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Lunedì 5 maggio sciopero lavoratori laterizi
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 28, 2008
A seguito dell’interruzione delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle industrie di produzione di materiali laterizi e di manufatti in cemento, FeNEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL hanno proclamato 8 ore di sciopero per LUNEDI’ 5 MAGGIO (per i lavoratori turnisti lo sciopero è per l’intero turno nell’arco delle 24 ore).
Dopo innumerevoli incontri Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno preso atto dell’indisponibilità della controparte ANDIL ed ASSOBETON, nonostante siano già passati oltre 100 giorni dalla scadenza del CCNL, a raggiungere un possibile accordo di rinnovo contrattuale.
In particolare le controparti hanno ribadito:
– la volontà di non modificare l’inquadramento professionale dopo quattro anni di lavoro della commissione paritetica, che se applicato avrebbe dato un primo riconoscimento alle professionalità maturate in questi anni nelle aziende;
– la volontà di non adeguare le retribuzioni nei tempi e nelle quantità richieste nella piattaforma, in particolare l’ultima proposta avanzata dalla delegazione imprenditoriale prevede una distribuzione in tre parti (30% dal 1 maggio, il 30% dal 1 gennaio 2009 e il restante 40% alla scadenza del biennio economico di valenza del contratto nel dicembre 2009);
– l’erogazione irrisoria della “Una Tantum”;
– la richiesta di allungamento di 4 mesi della durata del c.c.n.l.;
– il rifiuto ad aumentare il contributo aziendale per la previdenza complementare a favore dei lavoratori iscritti ad ARCO e la definizione di un fondo che offra prestazioni sanitarie integrative rispetto a quelle previste dal servizio sanitario nazionale per i dipendenti del settore.
A ciò dobbiamo aggiungere che la proposta di adeguamento del valore degli scatti di anzianità, presentata dalle imprese, si limita ad un aggiustamento di poche decine di centesimi degli attuali valori.
E’ evidente che tale insieme di proposte è assolutamente inadeguato a tutelare i salari e ad incrementare maggiori tutele dei lavoratori.
Nell’incontro le parti imprenditoriali hanno avanzato richieste di intervento sulla qualità della contrattazione di secondo livello in sede aziendale o di gruppo, ad esempio la necessità di individuare il parametro della presenza come uno dei parametri fissi a misura della produttività. Inoltre hanno avanzato l’esigenza di ‘normare’ il part-time flessibile, ritenendo che non sia sufficiente l’attuale flessibilità nelle aziende.
Così, dopo i timidi passi in avanti fatti su alcuni dei punti relativi ai diritti in caso di maternità, formazione e relazioni sindacali, la delegazione ha registrato uno stop alla trattativa che va rimosso con un’iniziativa energica.
Siena, 28 aprile 2008
Argomenti: CGIL, FILLEA, laterizi, scioperi |