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Servizio Idrico Integrato e balzelli
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 8, 2009
La CGIL di Siena, che nei giorni scorsi aveva espresso contrarietà alla cauzione dei 40 euro richiesto la restituzione degli oneri di depurazione impropriamente addebitati agli utenti, mostra oggi incredulità e stupore per la leggerezza con cui AD e Presidente di Fiora spa hanno affrontato la questione nella conferenza stampa svoltasi alcuni giorni fa.
Abbiamo sentito parlare di banalizzazione dell’argomento sui media; viene da chiedersi cosa ci possa essere di più banale e superficiale dell’affermare che la cauzione serve per continuare la politica degli investimenti, che comunque questa azienda è l’ultima ad applicarla e che riguarda solo una parte di utenti, in quanto sottraendo chi già domiciliato e chi ha pagato la cauzione durante la vecchia gestione (Comuni) sarebbe destinata a circa 150.000 utenti, spesso i più poveri. La cauzione, peraltro, non è più in uso nei servizi in libero mercato.
Fa pensare la definizione coniata dal Presidente di Fiora spa di “zero virgola” riferita alle presunte 3.000 firme di protesta contro il balzello, fa pensare perché crediamo che nessuno si possa permettere di minimizzare il pensiero di cittadini e utenti, fa pensare perché quando si parla di “operare secondo i principi e gli obblighi di un’impresa che rispetta i principi industriali e quelli del diritto societario” ci dovremmo ricordare anche della esistenza del rischio di impresa e non solo della ricerca del modo di far quadrare i conti dando l’esclusività dell’onere ai cittadini.
Tra le altre cose, laddove si parla di garanzia delle morosità, crediamo sia opportuno un maggiore sforzo nella ricerca dell’evasione e non solo di chi non ha la bolletta domiciliata, ma magari di chi non ha mai pagato; e cosa dire delle seconde case? Fiora spa ha un’idea precisa di quanta può essere la reale evasione o dobbiamo pensare che sia molto più semplice e comodo andare a colpire le fasce più deboli della popolazione?
Non per voler continuare con il tormentone dell’estate, ma ci manca ancora una parvenza di risposta rispetto al canone di depurazione. Noi ci sforziamo di comprendere i problemi di AATO 6 e di Fiora spa, ma continuiamo a pensare che l’assenza di risposte sensate e l’attuale “impossibilità” di programmare un incontro non va certo nella direzione di risolvere i problemi, né tanto meno aiuta i cittadini nella ricostruzione di un rapporto di fiducia tra Ente ed Utenti.
Ci chiediamo come AATO 6 possa non preoccuparsi che questa situazione possa essere vissuta dagli utenti un po’ come il “fiorino” che in una non recente rappresentazione cinematografica era il simbolo per antonomasia del balzello.
Luciano Binarelli, Segreteria CGIL Siena
Siena, 7 settembre 2009