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Novartis: interviene la RSU
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 18, 2010
La RSU Novartis Vaccines respinge con forza le motivazioni che sarebbero alla base della procedura di mobilità per 24 lavoratori richiesta dall’Azienda.
– La centralizzazione amministrativa del Sistema Sanitario Nazionale riguarda eventualmente il solo processo di approvvigionamento, cioè l’acquisto dei vaccini mediante gare. Il processo decisionale è tuttora il frutto del lavoro di Commissioni Regionali nelle quali sono presenti i referenti medici delle singole ASL. Se la gara d’appalto può essere centralizzata, le scelte tecnico-scientifiche che la caratterizzano sono la sommatoria delle valutazioni e delle richieste quantitative delle decine di medici igienisti delle singole ASL. L’importanza dell’informazione scientifica a questi soggetti rimane, pertanto, inalterata. Questo è il motivo per cui le principali Aziende concorrenti hanno strutture simili alla nostra attualmente esistente, addirittura con più addetti (dai 30 ai 40 ISF).
Il taglio del 75% (20 su 27 informatori) disegna una struttura assolutamente inadeguata a competere con successo con le principali multinazionali del settore presenti in Italia.
– Non è assolutamente vero che il vaccino antinfluenzale subisca “una continua erosione del prezzo di vendita”. Il prezzo medio del vaccino antinfluenzale è in forte risalita tanto che l’Autorità Antitrust è stata sollecitata a condurre un’indagine sulle aziende del settore.
Questo vale per il vaccino antinfluenzale tradizionale (Agrippal e Begrivac) in netta crescita rispetto al 2008, nonchè per il vaccino antinfluenzale adiuvato con MF59 (Fluad) che ha raggiunto quest’anno l’apice del prezzo medio di ricavo.
– Il vaccino contro la meningite C ha avuto nel 2008 un’annata caratterizzata dall’emergenza causata dall’epidemia nella regione Veneto. Il mercato è stato evidentemente amplificato da questo evento eccezionale e le nostre vendite sono temporaneamente cresciute anche per la sopravvenuta carenza di prodotto da parte del nostro principale concorrente.
La contrazione delle vendite del Menjugate avvenuta nel 2009 era assolutamente prevedibile per le ragioni appena sopra evidenziate.
Comunque, la meningite rimane il settore con i maggiori progetti di Novartis Vaccini visto che nel corso del 2010 è prevista l’uscita di Menveo, vaccino contro la meningite ACWY e successivamente del vaccino per la meningite B. Un’adeguada struttura di informazione medico-scientifica è condizione necessaria per introdurre con successo sul mercato questi nuovi vaccini.
– Non è vero che il fatturato 2009 sia inferiore a quello del 2008 come riportato nella lettera della procedura di mobilità, anzi è cresciuto in maniera significativa raggiungendo il più alto risultato di sempre (proprio in base a questo abbiamo richiesto alla Direzione Aziendale dati più dettagliati per capire come mai viene indicato un fatturato inferiore).
– I cambiamenti inerenti la struttura commerciale interna all’azienda riguardano lavoratori che in un’azienda di 1600 dipendenti si possono senz’altro ricollocare. In alternativa, si possono cercare vie d’uscita volontarie con incentivi.
– La richiesta di una scolarità diversa per gli Informatori Scientifici è assolutamente arbitraria e non può essere motivo di discriminazione per lavoratori che operano con successo in questa posizione da decenni.
Tutti gli Informatori Scientifici ottemperano ai requisiti di legge previsti, come certificato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che non ha mai espresso rilievi in merito alla lista annualmente presentata da Novartis. In tutti questi anni, le mansioni svolte dagli Informatori Scientifici, compresi i rapporti con le Regioni, sono state proficue per l’Azienda.
Un taglio così drastico del numero degli Informatori non può che tradursi in una riduzione delle vendite con il risultato di mettere poi a rischio altri lavoratori dell’Azienda. Così come risulta incomprensibile ed impossibile da accettare che un’Azienda con le casse così in salute voglia ridurre i costi attraverso un licenziamento collettivo.
Riteniamo che questa non sia altro che una operazione finanziaria di massimizzazione temporanea dei profitti che si vuole fare sulla pelle dei lavoratori e che mette a rischio altri lavoratori.
I lavoratori della Novartis Vaccines si opporranno decisamente a questo progetto!
RSU Novartis Vaccines Siena
Siena, 18 gennaio 2010