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Claudio Vigni sulla FISES
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 28, 2010
“Per l’ennesima volta il Presidente della FISES, anziché dare spiegazioni su come ha investito le risorse pubbliche e quante sono andate perdute e perchè, critica il Sindacato” – commenta Claudio Vigni, Segretario Generale della CGIL di Siena.
“Dopo mesi di insistenza nel richiedere un confronto per capire come sono stati investiti i soldi della collettività dati alla FISES per creare sviluppo nella provincia – continua il Segretario – non avendo ottenuto nessun riscontro, CGIL, CISL e UIL hanno dovuto chiedere un incontro direttamente alle istituzioni per parlare del tema”.
“Quanto da me già dichiarato – aggiunge Vigni – è contenuto nella relazione al Congresso provinciale della CGIL che si è svolto il 3 e 4 marzo scorsi all’Hotel Garden: Il principio dell’intervento aggiuntivo deve valere anche per le risorse messe a disposizione della FISES. Anche in quel caso decine di milioni messi a disposizione per le imprese non hanno prodotto effetti soddisfacenti nel salvataggio delle aziende e sono andati persi. Spesso sono divenuti risorse sostitutive di quelle del sistema bancario che rientrava delle proprie esposizioni. Tutto questo senza nessuna concertazione con il Sindacato. La Fondazione MPS ha stanziato nuove risorse per la FISES. Dico con chiarezza che il modello attuale deve essere corretto. Per noi i nuovi criteri sono tracciati dal recente accordo ‘Emergenza economia’ sottoscritto dalle OO.SS. con la Regione Toscana e dal fatto che una parte di queste risorse deve essere ad appannaggio di nuove iniziative produttive che portino occupazione”.
“Dispiace – continua il Segretario – che una struttura che vive grazie alle risorse della collettività non voglia mettere in trasparenza il lavoro svolto con i relativi risultati e dire al Sindacato ed alla comunità come vorrà impiegare le risorse che stanno per arrivare. Nell’incontro del 13 aprile scorso in Provincia pensavamo di aver fatto alcuni passi in avanti rispetto alle richieste unitarie che avevamo avanzato. In quell’occasione FISES ha tenuto a precisare che negli ultimi tempi vi è stato un cambio di strategia per evitare alcune problematiche del passato e già questo sarebbe sufficiente per giustificare le nostre critiche… Le nostre non sono richieste campate in aria, ma proposte concrete già contenute in un accordo firmato tra Regione Toscana e CGIL, CISL e UIL. In particolare vorremmo che le risorse fossero erogate tenendo conto dei principi contenuti in quell’accordo: 1 – Erogare le risorse solo a quelle imprese che si impegnano a non licenziare; 2 – Evitare che le risorse di FISES siano funzionali al rientro dell’esposizione del sistema bancario; 3 – Prevedere interventi che consentano l’insediamento di nuove imprese nel territorio nei settori delle nuove tecnologie e delle fonti rinnovabili”.
“Le risposte delle istituzioni ci sono sembrate soddisfacenti – conclude Vigni – ora aspettiamo quelle di FISES, che a vedere dagli ultimi interventi del Presidente sui mezzi di informazione sembrano essere orientate più alla autoreferenzialità che alla massima trasparenza”.
Siena, 28 aprile 2010