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La FLC interviene sulle ultime scelte dell’Università in merito ai CEL
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 4, 2010
In relazione alla decisione del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo di decurtare lo stipendio dei Collaboratori Esperti Linguistici (CEL), la FLC CGIL di Siena esprime il suo più grande sdegno nei confronti di una scelta che colpisce direttamente le lavoratrici e i lavoratori. Esprime ancora più sconcerto perchè la scelta arriva proprio dall’Università, che rappresenta la massima espressione della conoscenza e del diritto.
Ci teniamo a precisare che:
in sede di contrattazione la FLC CGIL ha espresso la sua disponibilità a mediare e ad entrare nel merito del contratto, proponendo la proroga del contratto in essere, senza l’applicazione degli aumenti contrattuali e con il possibile “congelamento” temporaneo degli scatti di anzianità, con una perdita media di 150 euro al mese di stipendio a persona;
l’Amministrazione ha agito violando le regole della trattativa. Dopo quattro incontri ha interrotto la contrattazione imponendo di fatto una decisione unilaterale, estremamente penalizzante per i CEL a partire dal mese di maggio e “fino all’esistenza dei presupposti per la sottoscrizione di un nuovo contratto” (così si legge nella delibera), e di fatto vincolando le scelte future all’imposizione di un trattamento economico insostenibile da parte delle lavoratrici e lavoratori;
l’Amministrazione cade in contraddizione. Dichiara di non poter sottoscrivere un nuovo contratto per mancanza di una copertura economica adeguata, la sua stessa proposta di mediazione viene giudicata dai Revisori e dalla stessa Amministrazione priva di una copertura durante la seduta del Consiglio, ma si impegna a reperire risorse, dopo aver imposto per tre mesi un trattamento economico insostenibile;
nel piano di risanamento si parla di internazionalizzazione come scelta strategica per reperire nuove risorse, ma non si attua con coerenza. Penalizzando i CEL si distrugge ciò che è stato costruito nel corso degli ultimi anni con le certificazioni internazionali e il potenziamento del corso di laurea in lingue che ha fatto aumentare il prestigio e l’attrattività di Siena e della sua Università, coinvolgendo migliaia di studenti e favorendo nuove entrate;
il Collegio dei Revisori dei conti nel 2006 ha certificato il contratto valido. Il Rettore, in qualità di rappresentante legale dell’Ateneo, lo ha firmato ed oggi ci vengono a dire che il contratto è indebitamente nullo. Di chi è la responsabilità di tutto ciò? Per ora stanno pagando ingiustamente solo persone che hanno svolto onestamente il loro lavoro.
La decisione assunta dagli organi di governo dell’Università degli Studi di Siena è senza precedenti, e si colloca all’interno di un disegno ben preciso di smantellamento dell’Università pubblica.
La FLC CGIL di Siena continuerà a stare al fianco di chi lavora nell’Università, attuando tutte le forme di tutela e di lotta necessarie per ristabilire la legalità e il pieno rispetto delle regole e della dignità di chi lavora.
FLC CGIL Siena
Siena, 4 maggio 2010
Argomenti: FLC, università |