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Il punto di CGIL e FLC CGIL su scuola e università
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 17, 2010
In una situazione di crisi economica generalizzata in cui la formazione e la ricerca possono essere la chiave di volta per lo sviluppo e la ripartenza di questo Paese, il taglio alle risorse per scuola ed università determina ripercussioni fortissime in termini di qualità e quantità dell’offerta formativa. In un Paese in cui la scuola pubblica dovrebbe garantire le pari opportunità si riduce anche il numero degli insegnanti di sostegno ai disabili determinando una lesione al diritto di studio e di istruzione. In un’Europa in cui si vede nella scuola e nell’università uno dei pilastri della crescita in Italia investirvi è solo un costo da tagliare. La differenza tra costo e investimento è determinante. Le Segreterie della CGIL e della FLC CGIL di Siena denunciano con forza la grave situazione in cui versa tutto il mondo della scuola, da quella dell’infanzia a quella professionale e di alta formazione. Sembra quasi un disegno per diffondere con estrema consapevolezza un’ignoranza diffusa. I lavoratori della conoscenza che in questi giorni, insieme a studenti e genitori, stanno protestando contro questa concezione di scuola, contro tagli e accorpamenti, non difendono solo il loro posto di lavoro, ma provano ad arrestare una manovra che ci conduce al disfacimento. La CGIL e la FLC CGIL credono necessario porre all’attenzione di tutta l’opinione pubblica queste problematiche, vedendo positiva la costituzione di coordinamenti in cui siano presenti insieme studenti, genitori, insegnanti e cittadini, perché le difficoltà della scuola sono le difficoltà di tutti e come tali vanno condivise e da tutti affrontate con forza e convinzione. Per quanto riguarda l’Università degli Studi di Siena, la situazione in cui si trova è fatta di incertezza sul futuro e anche sul presente. L’immagine che l’Amministrazione dà di sé, a partire dalle difficoltà dimostrate negli ultimi anni nella gestione della crisi fino ai recenti fatti relativi alla mancata nomina del Direttore amministrativo, mette a rischio il prestigio dell’intero Ateneo proprio in un momento delicato come quello delle immatricolazioni in cui gli studenti decidono se trasferirsi a Siena, con relativo incremento o meno della ricchezza nel territorio. Il rischio della crisi dell’Ateneo insieme alla perdita di lavoro e diritti già di molti dipendenti – precari della didattica e della ricerca, CEL, ex-stabilizzandi, personale tecnico e amministrativo e delle cooperative – può essere quello di offuscare le vere eccellenze che il nostro territorio può offrire: formazione, ricerca e servizi di qualità. Per non parlare delle conseguenze del Decreto legge Gelmini in approvazione che potrebbe rendere difficoltosa la riapertura dell’anno accademico, anche per la mancanza di una giusta dignità alla figura del ricercatore. La CGIL e la FLC CGIL continueranno a lottare per il diritto di tutti ad un’educazione scolastica ed universitaria giusta, dignitosa e di qualità.
CGIL e FLC CGIL Siena
Siena, 16 settembre 2010
Argomenti: CGIL, FLC, scuola, università |