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Lavoro: CGIL, con cassintegrati e inattivi disoccupazione a 11,5%

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 4, 2010

Lavoro: CGIL, con cassintegrati e inattivi disoccupazione a 11,5%
Dal ‘Rapporto Occupati e CIG’ dell’osservatorio della CGIL, che mette in relazione i dati sull’occupazione del secondo trimestre dell’anno con i rispettivi dati di CIG, emerge: “un peggioramento della crisi economica e dei suoi pesanti riflessi sul lavoro”
04/10/2010 da www.cgil.itDal ‘Rapporto Occupati e CIG’ dell’osservatorio della CGIL, che mette in relazione i dati sull’occupazione del secondo trimestre dell’anno con i rispettivi dati di CIG, emerge: “un peggioramento della crisi economica e dei suoi pesanti riflessi sul lavoro”

“Il tasso di disoccupazione ‘reale’, registrato nel secondo trimestre dell’anno, va ben oltre il dato comunicato dall’ISTAT (8,5%) attestandosi all’11,5%”. E’ l’Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della CGIL Nazionale a ‘rettificare’ il dato diffuso dall’istituto statistico il 23 settembre scorso, considerando nel calcolo i lavoratori inattivi e in Cassa integrazione come “un potenziale di disoccupazione”. Per la CGIL “non è solo un esercizio statistico” perché, afferma il Segretario Confederale, Vincenzo Scudiere, “se non si interverrà al più presto, il dato sulla disoccupazione che abbiamo calcolato, e che contempla gli inattivi e i cassintegrati, sarà quello vero a tutti gli effetti”. Per questo Scudiere sollecita il governo a dare risposte a due urgenti priorità: “Il superamento del tetto di 10mila unità per il pensionamento dei lavoratori in mobilità,  giunti ormai a oltre 100mila, e l’estensione e il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga per i prossimi due anni”.

Nel dettaglio del ‘Rapporto Occupati e CIG’, l’osservatorio della CGIL ha messo in relazione i dati sull’occupazione del secondo trimestre dell’anno con i rispettivi dati di CIG. Una relazione dalla quale emerge, rileva Scudiere, “un peggioramento della crisi economica e dei suoi pesanti riflessi sul lavoro”. Cala infatti l’occupazione, tra il secondo trimestre dell’anno sullo stesso periodo del 2009, di 192.256 unità con un peggioramento tendenziale del -0,83%. Ma ancora peggio è l’andamento dell’occupazione nel solo settore industriale che perde complessivamente 244.212 lavoratori mettendo a segno un -1,41%, sempre sullo stesso periodo di riferimento.

L’osservatorio CIG della CGIL calcola inoltre l’incidenza delle ore di Cassa integrazione nel complesso dell’occupazione dove si registra nel secondo trimestre un incremento tendenziale del +77%, con 97,7 ore per occupato nel settore industriale. Prendendo in considerazione solo i lavoratori dipendenti occupati nel settore industriale, questo rapporto arriva fino a 124,7 ore per lavoratore con un aumento del 79%. “Il continuo calo degli occupati – spiega Scudiere – continua a fare aumentare l’incidenza della CIG sul resto dei lavoratori. Il consuntivo di questa situazione è che da gennaio a giugno si è perduto quasi un mese di lavoro su sei mesi a disposizione”.

Continua, inoltre, ad essere eccessivamente basso il tasso di attività attestato al 62,5%. Aumenta il numero dei lavoratori inattivi a partire dal terzo trimestre del 2008 e il secondo trimestre del 2010 di 106.273 unità che, se sommati al numero dei disoccupati, porta il tasso di disoccupazione all’8,91%. La situazione diventa ancora peggiore se si considerano i lavoratori in CIG come un potenziale di disoccupazione e di inattività. Si determina infatti un tasso potenziale di disoccupazione-inattività dell’ 11,48%, sul numero totale delle ore di CIG autorizzate a giugno 2010. In riferimento invece alla percentuale di abbattimento delle ore utilizzate, il cosiddetto ‘tiraggio’, si determina un tasso di disoccupazione inattività del 10,24%.

Per quanto riguarda il rapporto tra gli occupati e l’incidenza delle ore di CIG sugli stessi, il rapporto della CGIL evidenzia alcune situazione, come quella del Piemonte che totalizza nel secondo trimestre 157,6 ore di cassa integrazione per occupato del settore industriale, pari a +29% sul secondo trimestre del 2009, e 53,1 ore sugli occupati totali; la Lombardia con 125,4 ore di cig per occupato del settore industriale (+100% sul 2009) e 42,3 ore sugli occupati totali; e la Basilicata con 112 ore per occupato del settore industriale (+29% sul 2009) e 29,5 ore sugli occupati totali.

 
L’occupazione e l’incidenza della CIG nella macroaree del paese:
 

Nord Ovest
L’occupazione nelle regioni del Nord Ovest, nel secondo trimestre dell’anno, cala del -1,69% sullo stesso periodo del 2009, diminuendo di 88.340 lavoratori dipendenti. Aumentano di 61.549 unità le persone in cerca di occupazione, pari a + 15,73% sul secondo trimestre del 2009. Nel primo semestre dell’anno aumenta la CIG di 105.716.202 ore sul periodo gennaio-giugno 2009 segnando un +58,56%.

Il rapporto tra i lavoratori occupati dipendenti e l’incidenza delle ore di cig sugli stessi evidenzia un aumento del peso delle ore di cig per occupato tra il secondo trimestre dell’anno e lo stesso periodo dello scorso. L’aumento sul 2009, trimestre su trimestre, è del 66% con 161,8 ore per lavoratore dipendente del settore industriale. Sul totale dei lavoratori dipendenti aumenta del 61% con 55,7 ore.

Nord Est
Cala l’occupazione nelle regioni del Nord Est nel secondo trimestre del 2010 del -1,39% sul secondo trimestre del 2009 e diminuiscono di 53.392 unità i lavoratori dipendenti. Aumentano di 53.861 unità le persone in cerca di occupazione, +22,40% sul secondo trimestre del 2009. Nel primo semestre dell’anno aumenta la CIG di 88.965.935 ore sul periodo gennaio-giugno 2009 segnando un +157,83%.

Il rapporto tra i lavoratori occupati dipendenti e l’incidenza delle ore di CIG sugli stessi evidenzia un aumento del peso delle ore di cig per occupato tra il secondo trimestre dell’anno e lo stesso periodo dello scorso, benché sia più contenuto rispetto al dato del Nord Ovest. L’aumento sul 2009, trimestre su trimestre, è del 26% con 83 ore per lavoratore dipendente del settore industriale. Sul totale dei lavoratori dipendenti aumenta del 28% con 20,9 ore.

Centro
Anche nelle regioni del Centro l’occupazione registra nel secondo trimestre dell’anno una flessione tendenziale dello 0,65% e diminuiscono di 23.524 unità i lavoratori dipendenti: è il calo più contenuto nelle macroaree del paese. Aumentano di 26.715 unità le persone in cerca di occupazione, +7,68% sul secondo trimestre del 2009. Nel primo semestre dell’anno aumenta la CIG di 36.855.508 ore sul periodo gennaio-giugno 2009 segnando un +63,87%.

Il rapporto tra i lavoratori occupati dipendenti e l’incidenza delle ore di CIG sugli stessi evidenzia un consistente aumento del peso delle ore di cig per occupato tra il secondo trimestre dell’anno e lo stesso periodo dello scorso. L’aumento sul 2009, trimestre su trimestre, è del 70% con 101,2 ore per lavoratore dipendente del settore industriale. Sul totale dei lavoratori dipendenti aumenta del 65% con 26,3 ore.

Sud e Isole
Cala l’occupazione nelle regioni del Sud e Isole nel secondo trimestre del 2010 del -1,70% sul secondo trimestre del 2009: sono 78.956 i lavoratori dipendenti in meno: è il calo in percentuale più alto nelle macroaree del paese. Aumentano di 109.516 unità le persone in cerca di occupazione, +12,71% sul secondo trimestre del 2009. Nel primo semestre dell’anno aumenta la CIG di 31.920.977 ore sul periodo gennaio-giugno 2009 segnando un +40,70%.

Il rapporto tra i lavoratori occupati dipendenti e l’incidenza delle ore di CIG sugli stessi evidenzia un ulteriore aumento, su di un punto di partenza già alto, del peso delle ore di CIG per occupato tra il secondo trimestre dell’anno e lo stesso periodo dello scorso. L’aumento sul 2009, trimestre su trimestre, è del 51% con 108,4 ore per lavoratore dipendente del settore industriale. Sul totale dei lavoratori dipendenti aumenta del 43% con 24,2 ore.

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