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I sindacati invitano le istituzioni alla concertazione
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 23, 2011
Prendiamo spunto dalle dichiarazioni del Direttore della Società della Salute Amiata Val d’Orcia apparse la scorsa settimana all’interno di un’indagine pubblicata da La Nazione giovedì scorso sulle rette delle case di riposo per ritornare su un argomento per noi fondamentale e che non sembra riscontrare lo stesso interesse da parte delle istituzioni locali.
Nell’articolo si dichiara che sarà aumentata, anche se in maniera contenuta, la compartecipazione a carico dei cittadini per i servizi sociali e socio-sanitari nell’area Amiata Val d’Orcia.
Non entriamo qui nel merito della necessità dell’aumento, per ora solo sul metodo, su quello che dovrebbe essere il rispetto di un percorso concertativo con le parti sociali, processo che fatica sempre a partire, che spesso non inizia neppure – facendo riferimento alla contrattazione sui bilanci comunali – e che si perde per strada con puntuali uscite sui mezzi di comunicazione dove si dichiara che la decisione è stata presa; lo dimostra il fatto che ad oggi, nell’area, solo 2 Comuni su 6 hanno avviato il confronto con le parti sociali.
E’ un metodo che non condividiamo assolutamente, che abbiamo condannato più volte, ma che le istituzioni si ostinano a ritenere evidentemente meno faticoso e più semplice, spesso – a nostro avviso – con ricadute negative su chi dovrebbe essere maggiormente tutelato: i cittadini, soprattutto quelli più deboli.
In una fase di oggettiva difficoltà degli enti dovuta alla diminuzione di risorse dovrebbe essere più alta la sensibilità a confrontarsi, per riuscire a garantire i servizi con una distribuzione dei carichi economici maggiormente articolata ed equilibrata.
Invitiamo quindi le istituzioni – per l’ennesima volta – a rispettare quel percorso concertativo che rientra nelle regole degli accordi sottoscritti, nel buon senso e nella tradizione senese e toscana.
CGIL, CISL e UIL Siena
Siena, 23 febbraio 2011
Argomenti: amiata, CGIL, Comuni |