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Guggiari su manovra finanziaria ed accordo nazionale
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 4, 2011
La disoccupazione in Italia non si arresta, soprattutto fra i giovani, anzi aumenta su base annua. Nel frattempo le retribuzioni dei lavoratori dipendenti crescono meno dell’inflazione ed aumenta il debito pubblico. L’Italia è sottoposta a verifiche sempre più stringenti in relazione al rating da assegnarle.
Si profila una manovra finanziaria da 47 miliardi di euro in 4 anni che prevede tagli al sociale (sanità e pensioni in primis), agli enti locali ed alla scuola, impone nuovi costi per l’accesso a servizi e beni di primaria necessità.
Le tasse non diminuiscono e la manovra fiscale è tutta da verificare, anche se sembra voler privilegiare, con le 3 aliquote, un’altra volta i redditi più alti. Una manovra recessiva che non può aiutare il nostro Paese a risollevarsi dalla crisi economica e finanziaria.
Non c’è traccia di un’idea di crescita da condividere ed aiutare. Tutto rimane concentrato sul pareggio di bilancio nel 2014 (obbiettivo ambizioso), peraltro basato su scelte che peseranno sul nuovo assetto governativo.
In tutto ciò si inserisce la bontà dell’ipotesi di accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione firmata da CGIL, CISL, UIL e Confindustria martedì scorso. Il testo contiene infatti molte positività: conferma il valore unitario del contratto nazionale, introduce un sostenibile sistema di certificazione della rappresentanza, consegna alle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) una nuova sostanziale responsabilità nella contrattazione ed inserisce un soddisfacente meccanismo di verifica democratica in presenza di accordi firmati dalle Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA). Inoltre non pregiudica il diritto di sciopero come garantito dalla Costituzione, rafforza le possibilità di intervento sulle condizioni di lavoro e di sviluppo di impresa e non penalizza la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
L’accordo ridetermina poi, dopo una stagione di accordi separati, una fondamentale attenzione verso la contrattazione che può sostenere la necessaria spinta al superamento di questa crisi economica con il sostegno di tutti i soggetti, a partire da quello più rappresentativo (la CGIL) e soprattutto segna una profonda sconfitta di coloro che a partire dal Governo stavano operando per l’esclusione della CGIL e la divisione sindacale, atteggiamento miope e sciocco in una fase in cui, come la storia ci insegna, tutti devono essere chiamati a fare la loro parte per un obbiettivo comune: salvare il nostro Paese da una crisi ancora più profonda e drammatica.
Oggi rappresentare gli interessi dei lavoratori partendo dalle condizioni di lavoro con le regole che ogni categoria sindacale declinerà in applicazione dell’accordo è più facile. La CGIL, dopo 4 anni di dure lotte, è ancora di più la Confederazione con cui tutti devono fare i conti, anche perchè in grado di anteporre la proposta alla protesta. Una grande vittoria per i milioni di italiani che continuano giustamente a darle fiducia.
Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena
Siena, 4 luglio 2011
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