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Manovra: CGIL, inaccettabile la stretta sulle pensioni
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 4, 2011
Manovra: CGIL, inaccettabile la stretta sulle pensioni |
La Confederazione, nel bocciare la manovra economica che “scarica su lavoratori e pensionati il costo del risanamento e non colpisce la ricchezza” avverte: “ci opporremo anche con la mobilitazione” |
03/07/2011 da www.cgil.it
La stretta sulle pensioni contenuta in manovra “è inaccettabile” e “ci opporremo anche con la mobilitazione”. Il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, boccia così la norma che blocca al 45% la rivalutazione per gli assegni di valore compreso tra 3 e 5 volte il minimo, quelli superiori ai 1.428 Euro. Pensioni Nel decreto per risanare i conti pubblici, è stata infatti inserita la mancata rivalutazione delle pensioni oltre i 2300 euro mensili per il 2012 e il 2013 e il tetto per quelle di fascia inferiore che sarà bloccato al 45 per cento di quanto dovuto. Inoltre è previsto l’aumento di almeno tre mesi dell’età minima pensionabile. Fisco: misure solo per i redditi alti La CGIL, con una nota del Dipartimento Politiche economiche ha espresso un giudizio di fondo sulla Delega fiscale, un giudizio che non può che essere estremamente negativo poiché non assume la necessità di riorganizzare il nuovo fisco su diverse platee di reddito, rendendo più efficace ed equa l’azione redistributiva; si predispone un aumento generalizzato dell’imposizione indiretta; non si rompe il legame tra profitti e ricchezze improduttive e “parassitarie”; non si avvia una politica di sostegno al reddito degli incapienti e, in generale, di contrasto alla povertà; non si produce un riequilibrio, a favore del lavoro e delle pensioni, della crescita e dello sviluppo. Oltre il danno, la beffa. Il Presidente del Consiglio ha avuto perfino il coraggio di dichiarare: “Abbiamo creduto di agire con il buon senso da padre di famiglia”. Tagli agli Enti Locali e all’assistenza Netto dunque il giudizio negativo della CGIL sulla manovra economica e sulla delega fiscale, come ha detto in più di una occasione il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso. Nuovi tagli al Welfare, sanità compresa Oltre alla stangata sul personale, questa volta si annunciano ‘costi standard’ per ottenere risparmi, ma è solo un trucco, perché la manovra ha già stabilito che comunque il finanziamento viene ridotto. Come se non bastasse – spiegano Lamonica e Cecconi – dal 2012 tornano i ‘super ticket’ da 10 euro per ogni ricetta sulle visite specialistiche e dal 2014 sono previsti nuovi ticket sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie, compresi i ricoveri”. Alla luce di questi provvedimenti la CGIL sostiene che “insistere con i tagli, invece che riqualificare la spesa, vuol dire ‘programmare’ il disavanzo delle regioni, compromettendo il difficile percorso di risanamento di quelle impegnate nei piani di rientro. Bisogna rovesciare questa impostazione regressiva – concludono Lamonica e Cecconi – che considera il welfare un peso invece che un grande investimento contro la crisi e per lo sviluppo Una manovra a rate. Siamo all’inizio |
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