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Manovra: Camusso, costruita per far pagare chi paga già
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 21, 2011
Manovra: Camusso, costruita per far pagare chi paga già |
La CGIL continua a contrastare un provvedimento economico e finanziario che, secondo Camusso “accentua tutte le differenze e le difficoltà” e conferma che il Governo “non ha in testa la crescita del Paese”. Ne sono dimostrazione le tante vertenze ancora aperte » CGIL scrive a Tremonti, non parteciperemo più a tavoli tecnici |
21/07/2011 da www.cgil.it
Il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, torna a commentare la manovra economica e finanziaria approvata dal Governo la scorsa settimana. Una manovra costruita ad hoc, secondo la leader del sindacato di Corso d’Italia “per far pagare chi paga già”, ne sarebbero la prova “i tagli agli enti locali e alla sanità”. La situazione drammatica del Paese, come già dichiarato dalla CGIL, testimonia il “fallimento del Governo e delle sue politiche”, e di fronte a questa manovra, ha dichiarato Susanna Camusso, a margine di un’iniziativa organizzata dal sindacato ad Aci Castello in provincia di Catania, si ha la dimostrazione che è stata varata “senza avere un’idea di dove si porta il Paese, se non per mantenere i privilegi di chi si è arricchito con la finanza e il patrimonio immobiliare”. La CGIL, che già nei giorni scorsi ha avviato la sua mobilitazione con presidi in tutta Italia, continua a contrastare il provvedimento che, secondo quanto dichiarato, rappresenterebbe l’ennesimo colpo all’occupazione e alla crescita del Paese, poiché spiega “vengono ridotti gli investimenti e si rinuncia a qualunque stimolo della domanda. Manca ogni elemento di riforma strutturale del sistema-paese e, in particolare, del sistema economico-produttivo in funzione di una maggior competitività, produttività e crescita potenziale del PIL”. Inoltre, le tante vertenze critiche aperte in tutto il Paese, sono la conferma, secondo Camusso, “di una modalità di governo nazionale e locale che non ha in testa la crescita e lo sviluppo, ma che in fondo, accompagna processi di debolezza e deindustrializzazione del nostro Paese”. Secondo la dirigente sindacale “per far crescere l’Italia bisogna intanto mettere le persone nelle condizioni di stare un po’ meglio, bisogna spostare la tassazione sui redditi più alti e alleggerirla su quelli più bassi”. Inoltre, “è ovvio che una manovra fatta così accentua tutte le differenze e le difficoltà che ci sono – ha proseguito il Segretario Generale della CGIL -. Il Mezzogiorno per molte ragioni ha più disoccupazione e più povertà e quindi sarà maggiormente penalizzato da una manovra che colpisce ceti medi e ceti deboli”. Riferendosi all’introduzione dei ticket sanitari, così come previsto dalla manovra, Camusso ha dichiarato “è una forma assolutamente ingiusta di prelievo ai cittadini”. “Molte Regioni sono assolutamente indisponibili a questa operazione, mi auguro – ha concluso la leader della CGIL – che costruiscano soluzioni differenti che non siano penalizzanti sul piano del diritto alla sanità per le persone”. |
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