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Lavoro, al terzo appuntamento parte il negoziato

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 16, 2012

 Lavoro, al terzo appuntamento parte il negoziato

 

 Camusso, si inizia col piede giusto affrontando le questioni nel merito: apprendistato, politiche attive e servizi per l’impiego, ammortizzatori sociali. Articolo 18? Per noi non è un tema ma principio di civiltà e norma incancellabile. Lunedì tavolo al Ministero del Lavoro.

 

  15/02/2012 da www.cgil.it

Al terzo tentativo finalmente si registra una buona partenza. Il negoziato sul lavoro parte – ed è già un fatto – e lo fa con il “piede giusto”. Questo il giudizio del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, al termine dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi tra governo, sindacati e imprese sulla riforma del lavoro. Il terzo e finalmente proficuo appuntamento: un giudizio legato principalmente al fatto che il governo, dopo aver enunciato nelle scorse settimane dei semplici titoli, è passato allo “svolgimento” mettendo sul piatto i temi della trattativa: apprendistato, politiche attive e servizi per l’impiego, ammortizzatori sociali. Temi che verranno affrontati a partire da lunedì 20 quando il tavolo riprenderà al ministero del Lavoro per affrontare il capitolo ammortizzatori sociali. Ma soprattutto il governo chiarisce: “Nessun aut aut del governo sul mercato del lavoro. Non è un prendere o lasciare”, dice il ministro Fornero. Non manca certo il nodo dell’articolo 18 ma su questo punto la CGIL ha ribadito la sua posizione: “il tema non esiste”.

Nella sala Verde della sede del governo le parti hanno “intimato” al governo di entrare nel merito del confronto, sottolineato le convergenze (frutto dei risultati raggiunti al tavolo permanente) su alcuni dei capitoli in agenda e specificato come non ci fosse una posizione comune sul tema flessibilità in uscita. La ministra Fornero ha così colto l’invito e introdotto il tema dell’apprendistato, come forma tipica d’ingresso nel mercato del lavoro per i giovani. Strumento che per la ministra, così come per le stesse parti, va incentivato come vera formazione, combattendone gli abusi. E se il governo ha annunciato di voler lavorare sulle 46 forme contrattuali per sfoltirle “deve essere chiaro – ha puntualizzato la ministra – che il tema del riordino dei contratti e delle flessibilità in entrata è subordinato al tema della flessibilità in uscita”.

“Pura metodologia”, ha commentato Susanna Camusso che così ha spiegato il suo punto di vista. “Fornero ha detto una cosa che si dice in qualunque trattativa e cioé che nell’ambito di un negoziato tutto si tiene. Non ho mai visto nessun confronto che non partisse con questa premessa. Una trattativa può fare un accordo, un mezzo accordo o non farlo. Siamo dunque alla pura metodologia”. Ma oltre le strategie negoziali ci sono i punti fermi di tutta la CGIL: “Abbiamo riconfermato al Governo che per noi non c’è un tema dell’articolo 18 (principio di civiltà e norma incancellabile), non c’è il tema del licenziamento discriminatorio. Ci sono semmai tempi e modi delle procedure rispetto ai quali abbiamo detto da lungo tempo che siamo disposti a discutere, non ipotizzando ‘scambi’”. Rimane quindi alla fine il giudizio positivo, il “punto di evoluzione”, su di un appuntamento che rappresenta l’avvio di un negoziato partito con il piede giusto, “nell’ottica di dare risposte ai giovani”, ed è chiaro che, quando si entrerà nel merito delle questioni, “emergeranno delle differenze”. Ma il merito sarà ovviamente oggetto del negoziato.

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