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“Ma non tutti sono disposti ad arrendersi”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 7, 2012
“Ma non tutti sono disposti ad arrendersi”.
La FILCAMS CGIL di Siena, la categoria sindacale che difende i lavoratori del commercio, fa proprie le parole utilizzate dal Direttore della Nazione di Siena Tommaso Strambi nell’editoriale di domenica scorsa che commentava il disagio e la forma di protesta di alcune lavoratrici di un negozio.
“Lo ribadiamo di nuovo e con forza – spiega Luca Turchetti, Segretario Generale della FILCAMS di Siena – la CGIL non si arrenderà mai di fronte alle mille problematiche che colpiscono i lavoratori ed i giovani. E’ un lavoro quotidiano quello che facciamo: ascoltare, capire, ragionare e cercare di trovare soluzioni e dare risposte soprattutto a quei lavoratori interessati da tutte le possibili forme di assunzione, talvolta anche fittizie, in un momento così drammatico a livello collettivo, ma ancor più pesante per chi viene colpito direttamente, magari perdendo il posto di lavoro e dovendo mettere in discussione i propri progetti o quelli familiari e non avendo altre possibilità di ricollocazione che entrare nel girone infernale dei disoccupati”.
“Non ci scordiamo di nessuno – precisa Turchetti – ma certamente la fase che stiamo attraversando non ci aiuta, la crisi si fa sentire, morde e ci pone davanti a tanti drammi di difficile soluzione. Ma è chiaro che ci sono anche altri fattori che incidono. Oltre alla crisi, la miriade di contratti atipici che vengono utilizzati penalizzano soprattutto i giovani. Basta guardare i dati per capire come si assume, purtroppo anche in provincia di Siena: apprendisti, tempi determinati e contratti atipici la fanno da padrone e certamente non aiutano a dare prospettive, certezze e serenità per un futuro dignitoso. Per non parlare dell’uso distorto degli stage. Ricordiamo che nella nostra Regione Siena ha la maglia nera delle assunzioni a tempo determinato…”.
“Purtroppo – aggiunge Rosanna Belfiore, Responsabile dell’Ufficio Vertenze della CGIL di Siena – veniamo a conoscenza dei problemi lavorativi e di vita dei giovani (quando un lavoro ce l’hanno!) quotidianamente, della rabbia dei lavoratori non pagati, remunerati in ritardo, non correttamente inquadrati, non regolarizzati, sempre più spesso associati in aziende”. “Negli ultimi tempi – approfondisce Belfiore – l’associazione in partecipazione è infatti, tra le ben 46 forme di lavoro precario, il contratto ‘preferito’ dagli esercenti delle attività commerciali quando ambiscono a mascherare un autentico rapporto di lavoro subordinato. Altra forma che ben si presta è l’apprendistato, usata in modo improprio, spesso senza tutor e senza formazione, ma che nella realtà implica la gestione completa dei punti vendita, dalla contabilità alla pulizia dei locali”.
“La Cgil tutta è sempre stata vicina ai lavoratori – conclude Franco Capaccioli, Segretario alle Attività Produttive della CGIL senese – ed ha sempre alzato la voce di fronte a queste problematiche, ha fatto iniziative locali e nazionali per dare voce agli invisibili cercando di portare a conoscenza di tutti questi temi, molte volte in splendida solitudine, ma non importa, noi ci saremo sempre e saremo sempre dalla parte del più debole in qualunque situazione. E’ da tempo che ci battiamo per la riduzione delle forme di lavoro precario e per delle tipologie di lavoro flessibile che costino almeno quanto quello a tempo indeterminato e sorrette da adeguati strumenti di tutela sociale e previdenziale; e per un contratto di entrata che si basi veramente sulla formazione. Continueremo a farlo”.
CGIL Siena
Siena, 6 marzo 2012
Argomenti: CGIL, commercio, FILCAMS, precari, Ufficio vertenze |