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La crisi e la CGIL in Amiata
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 27, 2012
La crisi economica che sta attraversando l’Italia è anche il risultato di anni di malgoverno berlusconiano, di cui la CGIL è stata, spesso isolata, una fiera oppositrice.
In una fase così drammatica, il cui costo sociale rischia di essere pagato solo dalle fasce più deboli della popolazione, pur con il grande senso di responsibilità che da sempre contraddistingue la CGIL, non nascondiamo le nostre perplessità e contrarietà su importanti decisioni politiche che il governo Monti ha assunto o sta assumendo.
Tali scelte colpiscono in primo luogo i diritti dei giovani, delle donne, del lavoro dipendente e dei pensionati.
Il governo Monti aveva promesso di agire secondo equità, ma dobbiamo registrare, pur nella difficoltà del momento, che non è stato così. Non si sono voluti toccare i redditi alti, gli evasori fiscali e i grandi patrimoni spesso accumulati con rendite di posizione costruite spesso a scapito della collettività.
In dissenso su tali scelte la CGIL, insieme alle categorie che la compongono, ha effettuato azioni di contrasto con scioperi e manifestazioni a difesa delle nostre ragioni. Oggi è in corso lo sciopero unitario nazionale dei lavoratori agricoli contro la deriva del mercato del lavoro in agricoltura; giovedì 10 maggio la CGIL di Siena ha proclamato 4 ore di sciopero provinciale del settore privato in concomitanza con la protesta nazionale dei lavoratori precari; il 14 maggio sarà la volta dello sciopero dei dipendenti pubblici. Ed altre iniziative sono in programma in attesa della definizione dello sciopero generale nazionale.
Nell’allarmante crisi di rappresentanza politica di questo Paese le Camere del lavoro continuano ad essere un punto di riferimento importante e fondamentale della società italiana, a cui si rivolgono ogni giorno centinaia di migliaia di cittadini e lavoratori sempre più disorientati, nel degrado economico, sociale e morale dell’Italia.
Questa è la grande forza della CGIL: i nostri iscritti e i nostri simpatizzanti, che il gruppo dirigente, con un impegno e una passione che va al di là di un semplice rapporto di lavoro, cerca con tante difficoltà di aiutare e sostenere per risolvere i problemi della parte più debole della società italiana.
La crisi sta investendo anche il tessuto economico dell’Amiata.
La CGIL di zona, insieme ai compagni delle categorie, è impegnata in alcune difficili vertenze aziendali. Ci sono realtà economiche in evidente difficoltà come Floramiata e Rimor, oltre all’AMTEC che ha una valenza nazionale nel contesto più ampio di Finmeccanica.
Per completezza di informazione si evidenzia che comunque alcuni settori sono meno esposti alla crisi. In particolare la pelletteria, che in questi ultimi anni ha visto investimenti diretti di grandi firme della moda italiana.
L’Amiata ha bisogno che tutte le vertenze aperte trovino una soluzione soddisfacente, nella direzione di imprese sane ed efficienti che utilizzando intelligentemente le risorse del territorio siano in grado di competere nel mercato; non ha bisogno invece di guardare al passato e predisporre ricette ed interventi di tipo assistenziale, che, nella realtà, hanno impedito, per anni, al tessuto produttivo di sviluppare le poche ma importanti risorse anche umane che sono presenti nel comprensorio amiatino.
CGIL Amiata senese
Abbadia San Salvatore, 27 aprile 2012