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Il Comitato Direttivo CGIL Siena su MPS
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 6, 2012
Il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Siena, riunitosi oggi, esprime forti preoccupazioni in ordine al piano di riassetto presentato nei giorni scorsi dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha negativamente confermato i timori della vigilia.
La riduzione di 4600 dipendenti, le esternalizzazioni, la messa in discussione della contrattazione aziendale sono alcuni dei principali elementi di grave sofferenza che le decisioni assunte dalla Banca impongono ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Istituto.
Certamente la situazione che sta attraversando anche il sistema bancario italiano è grave, in un contesto economico-finanziario mondiale ed europeo ancora molto turbolento, come stanno a dimostrare altre vertenze che sono attualmente aperte nel nostro Paese.
Così come non possiamo non ricordare come l’andamento dello spread collegato al nostro debito sovrano influenzi direttamente e pesantemente anche le condizioni finanziare dei soggetti che detengono quote significative di titoli di stato.
C’è da sperare che i recenti accordi costruiti a livello europeo non vengano rimessi in discussione e possano effettivamente aiutare nel continente il superamento almeno in parte di questa grave crisi finanziaria che poi è anche economica e sociale.
Tuttavia, se il sistema bancario è sollecitato ad intervenire per impedire che si manifestino condizioni di default, questo non deve tradursi in atteggiamenti di imposizione che prescindano per loro natura dal necessario confronto sindacale.
Il primo valore aggiunto della Banca Monte dei Paschi di Siena si esprimeva nell’attaccamento che i dipendenti hanno sempre dimostrato, valore che per essere mantenuto ha bisogno di relazioni sindacali costanti di merito che chiediamo con forza alla Banca di garantire.
Trasparenza, equità, proporzione, eliminazione degli sprechi, sono elementi imprescindibili in qualsiasi azione che sia diretta ad incidere più o meno direttamente sulle condizioni dei lavoratori e che solo il confronto fra le parti può generare.
La nostra principale preoccupazione in questi anni di crisi è stata quella di lottare per evitare in qualsiasi contesto la perdita di posti di lavoro: questo per noi resta un obbiettivo imprescindibile che vogliamo rivendicare anche nei confronti della Banca.
Inoltre, il necessario recupero di redditività che si collega strettamente al tema dell’indipendenza strategica e quindi al collegamento fondamentale con il territorio non può penalizzare quella che pensiamo debba essere la funzione prioritaria della Banca al servizio creditizio delle famiglie e delle imprese, tanto più in un momento come questo di asfissiante crisi economica.
Il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Siena
Siena, 6 luglio 2012