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Dal convegno “Lavoro: quale futuro in Valdichiana? Prospettive tra crisi economica e crisi sociale” il punto sulla crisi
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 26, 2012
Ieri, 25 ottobre, presso le Terme di Chianciano, si è tenuto il convegno “Lavoro: quale futuro in Valdichiana? Prospettive tra crisi economica e crisi sociale” organizzato dalla CGIL Valdichiana Senese.
Il sindacato, insieme ai lavoratori e ai pensionati della zona, alle associazioni di categoria, ai Comuni, all’Assessore alle attività produttive della Provincia Tiziano Scarpelli e all’Onorevole Susanna Cenni, ha cercato, una volta analizzati i problemi legati alla crisi del territorio, di individuare come aggredirli per rilanciare l’economia ed il mondo produttivo.
Dalle relazioni e dal dibattito sono emerse le criticità presenti in alcuni settori e realtà produttive, come il settore delle costruzioni che negli ultimi cinque anni nella nostra provincia ha perso almeno 2.000 posti di lavoro; gli effetti del patto di stabilità (lavori pubblici) e la mancanza di una vera incentivazione dei lavori privati, nonché la stretta sul credito, stanno mettendo a repentaglio la sopravvivenza di aziende storiche dell’edilizia e non solo (RDB, fornaci, etc.). Inoltre si è affrontato l’annoso problema delle Terme di Chianciano, che si sono viste rifiutare il riconoscimento dello stato di crisi. Altri interventi hanno fatto emergere i problemi del pubblico impiego e della sanità e del sistema bancario, segnalazioni sono arrivate per un’agricoltura che pur essendo ancora florida ed importante rischia di essere minata da fattori esterni come la contraffazione.
“Non c’è più un minuto da perdere – spiega Giancarlo Tavanti, coordinatore CGIL per la Valdichiana Senese – perché la crisi non è certo superata. Occorre creare sinergia tra tutti i soggetti di questa realtà, portare avanti idee nuove per una società più giusta e più vivibile, puntare alla qualità dei prodotti e dei servizi compresa la sanità. I pensionati, i lavoratori, i giovani e i cittadini tutti, devono essere al centro delle scelte da fare. Il risanamento economico è essenziale, ma allo stesso tempo serve mantenere servizi pubblici di qualità, di cui i cittadini, suprattutto in questo momento, hanno estremamente bisogno”.
“Ma non bisogna fermarsi a Chianciano e alla Valdichiana, – continua Tavanti – occorre andare oltre, dobbiamo progettare il futuro, ma un futuro più solido, dove le ricchezze vengano redistribute in modo più giusto. E’ necessario creare nuovo lavoro, perché un risanamento senza rilancio economico non creerà nulla di buono, comporterà solo sbagli ed impoverirà sempre di più chi ha meno ed arricchirà chi ha di più”.
Siena, 26 ottobre 2012
Argomenti: CGIL, valdichiana |