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Basta con il rigore cieco. Ora investimenti per il lavoro
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Dicembre 27, 2012
Basta con il rigore cieco. Ora investimenti per il lavoro
Si chiude un anno di forte recessione, l’augurio del Segretario Generale della CGIL è che nel 2013 si incentivino le politiche per il lavoro e la crescita: “sono delle necessità impellenti per il Paese”. Il 30 e 31 gennaio la Conferenza di programma CGIL con presentazione del Piano del Lavoro » ASCOLTA
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21/12/2012 da www.cgil.it
Si conclude un anno caratterizzato da una forte recessione, conseguenza di politiche depressive che hanno determinato un peggioramento della vita di lavoratori e pensionati. L’augurio della CGIL per il 2013 è che si possano invertire queste politiche”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, nel corso della conferenza stampa che si tenuta questa mattina (21 dicembre) presso la sede nazionale della Confederazione in Corso d’Italia, 25 a Roma.
La leader della CGIL ha ribadito la necessità di rimettere al centro il “buon lavoro”, garantito dai diritti e ben retribuito.“Per il 2013 – ha proseguito Camusso – si dovranno incentivare le politiche per il lavoro e la crescita, sono delle necessità impellenti per il Paese”. Per questo la CGIL, nella Conferenza di Programma che si terrà il 30 ed il 31 gennaio, presenterà il suo piano del lavoro, una proposta per tracciare delle linee guida per la ricostruzione del Paese, difendendo il lavoro che c’è e creando nuova occupazione.
Sulla legge di stabilità, Camusso ha dichiarato “non contiene scelte per invertire la situazione di crisi in cui versa il Paese”, fino ad ora “abbiamo visto solo rigore cieco, non abbiamo visto nè l’equità, nè la crescita”, che erano state annunciate con l’avvio dell’esperienza del governo tecnico.
Affinchè il 2013 non sia un anno ancora più difficile per le lavoratrici e i lavoratori italiani, Camusso ha ribadito la necessità di reperire risorse adeguate per gli ammortizzatori sociali in deroga, inoltre, con l’estensione degli ammortizzatori, come più volte proposto dalla CGIL, si può salvaguardare il reddito di migliaia di lavoratori.
L’unità sindacale, per il Segretario Generale della CGIL, resta un “grande tema al quale non rinunciamo”. Nonostante l’accordo separato sulla produttività e la complessa situazione che si è venuta a creare nelle relazioni sindacali nel gruppo FIAT e in altri settori, per la CGIL l’unità tra le Confederazione resta “strategica”.”Sono i lavoratori che ci chiedono l’unità perchè sanno che divisi sono più deboli. Per questo è fondamentale stabilire regole certe per le relazioni sindacali ed è positiva la proposta di Confindustria di riprendere la discussione dall’accordo del 28 giugno. Noi ci impegneremo in questa discussione. In ogni caso – ha concluso Camusso – certificheremo la nostra rappresentanza, perchè è necessario che le organizzazioni sindacali siano trasparenti e misurabili”.
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