« Lettera dei sindacati alla ministra Severino sul Tribunale di Siena | Home | Contratto di solidarietà alla Ihimer »
Lavoro: CGIL, CISL e UIL al via mobilitazione per sbloccare ammortizzatori in deroga 2012
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 7, 2013
Lavoro: CGIL, CISL e UIL al via mobilitazione per sbloccare ammortizzatori in deroga 2012
Le tre organizzazioni sindacali chiedono inoltre il rifinanziamento degli sgravi per i lavoratori licenziati da piccole imprese e un incontro urgente con il ministro del lavoro Elsa Fornero, il Direttore generale dell’INPS Mauro Nori e il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani
07/02/2013 da www.cgil.it
CGIL, CISL e UIL sono pronte alla mobilitazione per sollecitare lo sblocco delle pratiche 2012 degli ammortizzatori in deroga e il rifinanziamento degli sgravi per i lavoratori licenziati da piccole imprese.
L’ennesimo incontro tenutosi, martedì 5 febbraio, tra Ministero del Lavoro, INPS e Regioni non ha ancora risolto l’incresciosa situazione di blocco delle pratiche CIG e mobilità in deroga per il 2012. Sembrerebbero esserci stati avvicinamenti, ma ancora si è deciso di aggiornarsi.
“La situazione delle persone però – avvertono i segretari confederali di CGIL, CISL e UIL – non conosce aggiornamento: è intollerabile che dissidi circa la reperibilità delle risorse si continuino a scaricare sulle persone, colpevoli solo di essere in imprese colpite dalla crisi”.
I sindacati richiamando alla responsabilità e rinnovando la richiesta di incontro a tutti i soggetti coinvolti (Ministero, Inps, Regioni) rivendicano: “lo sblocco immediato di tutte le pratiche 2012 inevase; il ripristino, anche per via amministrativa, delle risorse per finanziare gli sgravi per le imprese che assumano lavoratori licenziati da aziende escluse dalla CIGS”.
Per dare visibilità a queste richieste CGIL, CISL e UIL danno inizio ad una mobilitazione nazionale, che estenda quanto già avvenuto in molte realtà con presidi davanti alle prefetture ed alle giunte regionali, da portare avanti coinvolgendo formalmente il Ministero del Lavoro “fino a quando la situazione non sarà sbloccata”.
Argomenti: CGIL |