cgil siena

« | Home | »

Crisi: richiesta CIG gennaio sfiora 89 mln ore, dato più alto dal 1980

di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 15, 2013

Crisi: CGIL, richiesta CIG gennaio sfiora 89 mln ore, dato più alto dal 1980

“Sono numeri che dimostrano il fallimento di chi più ha governato negli ultimi vent’anni”. E’ il commento della Confederazione alla rielaborazione dei dati INPS sulla Cassa integrazione a Gennaio 2013 ad opera dell’Osservatorio CIG della CGIL nazionale
» Rapporto CIG gennaio 2013Causali aziende CIGS gennaio 2013

15/02/2013 da www.cgil.it

Le ore di CIG autorizzate a gennaio 2013 sono state 88.869.000, con un incremento del 2,72% rispetto al dicembre 2012  e del 61,64% rispetto al gennaio 2012. Il dato più  alto dal 1980. In forte aumento anche la richiesta di CIGS:  a gennaio 2013 le aziende in CIGS aumentano del 98,44% rispetto a gennaio 2012 e del 25,46% rispetto al dicembre 2012. Sono questi alcuni dei numeri contenuti nel Rapporto dell’Osservatorio CIG del Dipartimento Settori Produttivi della CGIL Nazionale, elaborato sui dati INPS relativi al mese di gennaio.  

“Questi numeri – afferma il segretario confederale della CGIL, Elena Lattuada – dimostrano che lo spessore della crisi industriale ed economica è sempre più profondo, una conferma viene anche dall’andamento della produzione industriale rilevata dai dati dell’ISTAT in forte riduzione del 6,7%, rispetto all’anno precedente, e con flessioni dei comparti produttivi su percentuali a due cifre”.

“Ci troviamo di fronte ad una vera emergenza  – prosegue la sindacalista – il nostro sistema industriale è stato lasciato andare alla deriva, in questi anni non è stato fatto nessun intervento significativo, nessuna scelta strategica, quasi nessuna crisi aziendale è stata risolta positivamente. Le scelte governative hanno riguardato più gli effetti, il mercato del lavoro, che non le cause: sistema industriale non più competitivo per qualità, prezzi, contenuti tecnologici. Come poco e niente si è fatto verso quei fattori di competitività per tutto il sistema paese: energia, trasporti, semplificazioni burocratiche, alleggerimento fiscale, ricerca, sistema finanziario”.

“Il fallimento di chi ha maggiormente governato negli ultimi venti anni – conclude Lattuada – sta tutto nei numeri della crisi, un disastroso debito pubblico, un PIL che continua a diminuire (- 2,4%), mentre i disoccupati continuano a crescere, (solo nel 2012 del +21,4%), l’inflazione è al 3%, ma per i redditi medi e bassi va ancora peggio, perché la spesa per vivere è cresciuta del 4,3%”.

Dal rapporto della CGIL si evidenzia come nel mese di gennaio i settori più in difficoltà e con più ore di CIG richieste restano il settore Meccanico (in aumento del 79%),  il settore del Commercio (in aumento del 80,12%) e il settore dell’Edilizia (in aumento del 57,46%).

Per quanto riguarda invece le aree geografiche la richiesta di CIG cala in sei regioni, mentre aumenta in quattordici, tra cui consistentemente in Lombardia (+56,94%), nel Lazio (+60,05%), in Piemonte (+66%), in Emilia Romagna (+82,32%), nelle Marche (+121,95%), in Abruzzo (+171,31%), in Campania (+85,60%), in Puglia (+115,12%), in Sicilia (+118,84%) e in Sardegna (+169,53%).

In allegato il rapporto completo con tutti i dati e le tabelle.


Allegati:
 Rapporto_mensile_CIG_Gennaio_2013.pdf
 Causali_Aziende_CIGS_Gen_2013.pdf

Argomenti: CGIL |