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24 maggio: “Lo SPI per Siena”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 16, 2013
Il 24 maggio alle 14.30 presso l’Hotel Garden di Siena si svolgerà l’Attivo degli oltre 300 quadri dello SPI CGIL provinciale dal titolo “Lo SPI per Siena”.
L’occasione di discussione avviene in una fase economica, politica e sociale caratterizzata da una crisi tanto grave quanto lunga. In tale quadro ciò che più preoccupa è l’impossibilità di intravedere segnali che possano concorrere ad invertire la rotta ed avviare un percorso che dia risposte ai bisogni delle persone e riaccenda speranze di ripresa dell’economia, puntando ad un modello di sviluppo sostenibile. Il risultato elettorale ha determinato un quadro politico di difficile composizione e ci ha consegnato la sostanziale impossibilità di formare un governo di reale cambiamento. Ciò ha influito anche sulle vicende legate all’elezione del Presidente della Repubblica, sfociate nella rielezione di Giorgio Napolitano e nella nascita di un Governo di emergenza, sul cui operato non ci esimeremo, certo, dall’esprimere giudizi ed a promuovere, se necessario, azioni di lotta in favore di lavoratori e pensionati ed a salvaguardia della tenuta democratica del nostro Paese.
La situazione senese non si discosta, per molti aspetti, da quella nazionale. Infatti alla crisi economica, con perdite crescenti di posti di lavoro, all’impoverimento delle famiglie, alla perdita di potere d’acquisto dei pensionati, si aggiungono il caso MPS ed il commissariamento del Comune di Siena città capoluogo della provincia. Lo SPI CGIL di Siena vive con apprensione questa situazione e sente il dovere di avanzare proposte, partendo dalla sua rappresentanza sociale fatta di oltre 32.000 iscritti, capaci di stimolare le forze politiche, economiche e sociali, a mettere in campo azioni tese a rimuovere lo stato attuale delle cose nell’interesse generale. Infine lo SPI CGIL di Siena sente l’esigenza di rafforzare la sua rete organizzativa in tutto il territorio provinciale, intensificando presenze di riferimento, per essere più vicino alle persone, ascoltandone i suggerimenti e prendendo coscienza sempre più piena dei loro bisogni. Solo così facendo sarà possibile dare le risposte attese, evitare atteggiamenti controproducenti di rassegnazione, ma soprattutto risvegliare una mai del tutto sopita voglia di lotta, per sostenere le richieste che il sindacato metterà in campo a difesa dei diritti dei più deboli.
Argomenti: pensionati, SPI |