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Guggiari sul lavoro: “Non intravediamo ancora spiragli di ripresa”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 5, 2013
Siena, 5 luglio 2013 – A margine dell’edizione 2013 di “Luci sul lavoro” che si sta svolgendo a Montepulciano, il Segretario provinciale della CGIL di Siena Claudio Guggiari è intervenuto lanciando un vero e proprio allarme sociale.
“A distanza di 5 anni – ha detto Guggiari – dall’inizio di una crisi che pur cambiando anche natura ha determinato crescenti difficoltà sul piano economico produttivo occupazionale, non intravediamo ancora spiragli di ripresa. In una regione e in una provincia che anche grazie agli interventi delle istituzioni hanno visto il sistema resistere meglio che altrove, soprattutto grazie alle esportazioni, siamo comunque in presenza di un problema sociale che inizia ad essere di vaste proporzioni. In provincia di Siena abbiamo perso nell’ultimo anno 1.500 posti di lavoro, e sicuramente più di 3.000 dall’inizio della crisi”.
“Sappiamo – ha sottolineato il Segretario – che è utile avere strumenti ed incentivi che stimolino l’occupazione, ma senza lavoro l’occupazionabilita’ soprattutto, anche se non solo, giovanile e’ fortemente compromessa. Scuola, formazione, ricerca, infrastrutture sono essenziali come il pane, come le idee, l’innovazione ed un collegamento più saldo fra scuola e lavoro, riconsegnando a quest’ultimo piena dignità insieme a diritti e doveri. E per questo una scelta fondamentale sulla qualità di un sistema produttivo che non penalizzi i costi dei fattori umani della produzione e punti sul mercato interno, anche attraverso un’adeguata redistribuzione del reddito, e’ un obbiettivo di respiro addirittura europeo”.
“Tuttavia nell’immediato, come per gli ammortizzatori sociali, – ha concluso il sindacalista – bisogna puntare al mantenimento dell’occupazione e con essa delle prerogative professionali e delle condizioni materiali e sociali di tante famiglie e di tanti lavoratori e lavoratrici. Le tante, troppe vertenze aziendali che sono in atto e la loro gestione bisogna che assumano questo obbiettivo come prioritario. Non ci può essere un futuro apprezzabile se non viene fatto risaltare questo elemento. Rinnovare un’esperienza imprenditoriale ha bisogno socialmente di avere questo parametro come spartiacque principale”.
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