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Guggiari sulla causa contro Consob e su MPS
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Luglio 12, 2013
All’indomani della causa civile promossa da CGIL, FISAC e Federconsumatori contro la Consob per omessa vigilanza, il Segretario provinciale della CGIL di Siena Claudio Guggiari interviene sulla questione con una nota.
“Siamo entrati in un periodo cruciale per il futuro della Banca e della Fondazione MPS e su questo, come era prevedibile, registriamo un forte fermento ed un ampio dibattito.
E’ evidente che nessuno mette in discussione, come è ovvio, il fatto che debbano intervenire nuovi soggetti che mettano a disposizione risorse adeguate per ricapitalizzare la banca. Necessità scaturita non tanto dalle decisioni già assunte dagli attuali organi della stessa banca, ma ancor prima e soprattutto dai risultati delle precedenti gestioni.
La questione, del resto, si inserisce in un contesto che ci dimostra tra l’altro come esistano grosse difficoltà del sistema credizio almeno a livello nazionale, con ristrutturazioni quasi generalizzate, deterioramenti sempre più accentuati dei crediti, necessità di assecondare in modo più consistente lo sviluppo produttivo del paese. E non possiamo dimenticare che qualunque operazione deve rispondere a criteri di mercato che oltretutto sono richiesti da chi sta aiutando finanziariamente la banca ad uscire dalla sua fase di difficoltà.
Anche il ruolo preminente della Fondazione MPS che si vuole riservare a tutela del territorio per il prossimo futuro dipende inevitabilmente dall’esplicitarsi di quelle condizioni che siano in grado di salvaguardare la sua autonomia.
Penso che una situazione del genere debba essere affrontata attraverso uno sguardo generale e non subordinata all’immediato e al localistico, perciò in grado di prospettare una visione futura che ridisegni il ruolo fondamentale del credito nel nostro paese. Del resto non esistono formule matematiche che ci garantiscano automaticamente in questa situazione ripercussioni positive sulle condizioni occupazionali.
Quindi è necessario chiarirci sul fatto che quello che succede oggi ha responsabilità precedenti e proprio per questo bisogna evitare che ciò si ripeta senza atteggiamenti pregiudiziali verso il nuovo management.
La decisione di CGIL, FISAC e Federconsumatori di chiamare a responsabilità coloro che dovevano controllare a favore dei risparmiatori su quei prodotti che hanno infestato e stanno infestando la politica finanziaria e creditizia nel nostro paese va in questa direzione.
Ma non basta, ed è per questo che siamo profondamente convinti che servano regole più incisive sulla finanza strutturata e i derivati, sul riordino dell’autorità di vigilanza e della governance delle banche e sulla separazione fra banca commerciale e banca d’affari. Ed anche un ruolo più marcato della BCE sulla politica monetaria e sulla vigilanza bancaria, maggiore trasparenza ed incentivazione della tracciabilità e non ultima una riduzione dei compensi percepiti dal top management, oltre ad un’armonizzazione della fiscalità a livello europeo e all’uso della liquidità presente nel sistema a sostegno degli investimenti.”.
Siena, 12 luglio 2013