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Crisi: Cgil, a gennaio 440 mila lavoratori in cassa, persi 311 mln di euro
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 16, 2014
Crisi: Cgil, a gennaio 440 mila lavoratori in cassa, persi 311 mln di euro
15/02/2014 “Ancora in piena emergenza, prossimo governo metta al centro il lavoro”
da www.cgil.it » Rapporto CIG gennaio 2014 – Causali aziende CIGS gennaio 2014
Nel dettaglio dell’analisi di corso d’Italia si rileva inoltre come la cassa integrazione ordinaria (cigo) a gennaio registri un monte ore pari a 23.778.367, per un -5,28% su dicembre e -23,05% su gennaio 2013. La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda il passato mese, è stata di 43.864.450, in crescita su dicembre (+9,88%) e su gennaio dello scorso anno (+0,84%). Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato a gennaio un calo sul mese precedente del -38,68%, e sull’anno del -16,13%, per un totale di 13.721.216 ore.Causali di cigs – In riduzione le aziende che hanno fatto ricorso ai decreti di cigs. Lo scorso mese sono state 533 con una riduzione del -16,06% sullo stesso mese dello scorso anno e riguardano 973 unità aziendali (-15,76% sempre sullo stesso periodo). Il rapporto segnala la continua diminuzione delle domande di ristrutturazione (13 per un -27,78%) e riorganizzazione aziendale (8 per un -65,22%). “Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende continuano a diminuire e rappresentano solo il 3,94% del totale dei decreti. Un segnale evidente del progressivo processo di deindustrializzazione in atto nel Paese”, segnala lo studio Cgil.
Regioni – Anche in questo inizio di 2014 le regioni del nord registrano il ricorso più alto alla cassa integrazione. Dal rapporto della Cgil emerge che al primo posto per ore di cig autorizzate a gennaio c’è la Lombardia con 20.955.856 che corrispondono a 113.891 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 9.261.975 ore di cig autorizzate per 50.337 lavoratori e il Veneto con 7.846.340 ore per 42.643 persone. Nelle regioni del centro prima è il Lazio con 7.901.107 ore che coinvolgono 42.941 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 5.122.478 ore per 27.840 lavoratori.
Settori – Invariata anche la situazione nei settori. Nella meccanica si è totalizzato a gennaio il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate lo scorso mese, la meccanica pesa per 29.201.982, coinvolgendo 158.706 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore dell’edilizia con 9.912.596 ore di cig autorizzate per 53.873 lavoratori coinvolti, subito dopo il commercio che registra 8.512.579 ore e 46.264 lavoratori investiti.
Occupazione e lavoratori in cig – A gennaio, considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (2 settimane), sono coinvolti 884.392 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 5 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 442.196 lavoratori, di cui 238 mila in cigs e 74 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig della Cgil si segnala come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 311 milioni di euro al netto delle tasse, pari ad una riduzione del salario di 700 euro per ogni singolo lavoratore.
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