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I lavoratori di SEI Toscana nuovamente in stato di agitazione
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 22, 2014
I lavoratori di SEI Toscana nuovamente in stato di agitazione
FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI: “Non escludiamo lo sciopero”
22 aprile 2014 – Il personale di SEI Toscana – gestore unico dei rifiuti nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena – è nuovamente in stato di agitazione; venerdì scorso le organizzazioni sindacali regionali e la RSU hanno rotto le trattative con l’Azienda riservandosi di decidere insieme ai lavoratori le prossime iniziative a sostegno della vertenza, fino a confermare lo sciopero che era stato sospeso.
“Congiuntamente alla RSU – spiegano le FP CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI – riteniamo non più proseguibile il confronto con SEI Toscana, stante il continuo peggioramento della situazione generale in merito all’affidamento del servizio di igiene urbana nell’ambito SUD della Toscana. Nonostante la volontà di riaprire il tavolo di trattativa per cercare le soluzioni organizzative più idonee per lo svolgimento del servizio in linea con l’impianto della L.69 regionale, dalla quale deriva appunto la divisione in tre ATO, ormai da mesi l’Azienda SEI Toscana, che si è aggiudicata la gara ATO SUD, non rispetta gli impegni, nemmeno sugli ordini del giorno delle riunioni sindacali”.
“L’incontro di venerdì infatti – proseguono le sigle – era stato aperto inizialmente per discutere sulla questione dell’affidamento al socio industriale Cooplat del servizio di gran parte del territorio della provincia di Grosseto (oltre il 60%), con il conseguente passaggio di circa 200 degli attuali dipendenti di SEI Toscana alla cooperativa. Vicenda sulla quale ci sono ancora forti dubbi per la mancanza di chiarezza della situazione in generale e delle prospettive di tutela e garanzia dei lavoratori che dovrebbero essere coinvolti. Ma l’Azienda ci ha informato che la situazione sta peggiorando con il crearsi di continue ed ulteriori criticità, fino ad arrivare al punto che non c’è neanche la certezza del corrispettivo economico previsto dalla gara di affidamento e che, con l’Assemblea ATO SUD, c’è il rischio di una rottura”.
Un rapporto, quello tra Sindacato ed Azienda, partito con relazioni industriali difficili e, fino ad oggi, in salita. “E’ un confronto – sottolineano FP CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI – viziato dalla volontà di una gestione unilaterale da parte di SEI Toscana, a partire dalla mancata definizione chiara degli ordini del giorno, tendente a portare in discussione i soli argomenti di interesse aziendale e a cambiarli a seconda delle necessità. Nonostante le nostre richieste, infatti, ad oggi c’è mancanza di informazione preventiva su argomenti importanti, primo fra tutti non c’è mai stato presentato un vero e proprio Piano Industriale; non si riesce a capire cosa intende fare l’Azienda sulla mobilità del personale, sulle assunzioni di personale con contratto di somministrazione e sulla percentuale di sub appalto sconosciuta e fuori controllo o meglio non rispettosa dell’accordo fatto a suo tempo fra i Sindacati e ATO SUD”.
“Legittimamente ci chiediamo – aggiungono le organizzazioni sindacali – come sia stato possibile che nel lungo percorso che ha portato alla gara e all’affidamento del servizio a Sei Toscana si siano persi per strada, prima gli impianti che avrebbero garantito un reddito da redistribuire e che invece, rimanendo in mano alle precedenti amministrazioni pubbliche, rischiano di diventare elemento di disequilibrio economico, e, successivamente, quel 60% della provincia di Grosseto già deciso in affidamento a Cooplat prima della gara, e poi oggi anche la certezza del corrispettivo economico a copertura del servizio. A nostro avviso emerge un quadro desolante di mancanza di trasparenza ed assoluta inadeguatezza della politica locale presente nella Società SEI Toscana ed ovviamente nell’Assemblea ATO SUD, oltre al silenzio assordante della Regione Toscana che aveva individuato in questo percorso una strategia vincente per la gestione di questo pezzo importante di servizio pubblico”.
Argomenti: FP |