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CGIL a Renzi: perchè preferisce la provocazione al dialogo?
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 20, 2014
Ma di cosa si sta parlando? Un governo che aveva fatto del superamento delle ideologie e del pragmatismo veloce, della battaglia contro le ingiustizie e i privilegi le sue bandiere ora scivola proprio sull’ideologia? Noi, la Cgil, semplicemente vogliamo che chi lavora possa difendersi in caso di licenziamento senza una ragione. “Mandare tutti in serie B non è estendere i diritti e le tutele”.
Se davvero si vuole il bene dei lavoratori e si vogliono superare le ingiustizie, allora sarebbe necessario estendere subito il diritto alla malattia e alla maternità a tutti e a tutte le lavoratrici a prescindere dalla loro collocazione. Per tentare di costruire una società giusta si dovrebbe prima di tutto garantire la dignità a chi lavora. Sono questi alcuni dei tweet di questa mattina comparsi sui social network della Cgil in risposta alle polemiche sollevate dal premier Matteo Renzi che pare aver scelto la Cgil come uno dei suoi nemici principali. La Cgil si batte da sempre per difendere ed estendere i diritti dei lavoratori.
Renzi vuole fare lo stesso? E allora perché preferisce la provocazione al dialogo? Sarebbe ora quindi di cambiare verso: “Basta insulti al sindacato: guardiamoci negli occhi e discutiamone”.
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