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Legge Stabilità: Camusso, nessuna risposta su come creare lavoro
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 16, 2014
Legge Stabilità: Camusso, nessuna risposta su come creare lavoro
16/10/2014 da www.cgil.it
La legge di stabilità, presentata ieri sera dal Consiglio dei ministri “non mi sembra risponda alla vera emergenza del Paese che è quella di creare lavoro e dare risposte all’occupazione”. Lo ha detto il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso a Cosenza a margine dell’iniziativa ‘Verso il 25 ottobre: Nord e Sud insieme per il lavoro, l’equità e la dignità’.
“Ovviamente – ha proseguito la leader della CGIL – studieremo bene il testo quando ci sarà. L’impostazione che è stata data ci pare comunque un’impostazione che non prevede investimenti e soprattutto che non abbia un’idea di come creare occupazione, quindi mi pare che non risponda alla vera emergenza del Paese che è quella di creare lavoro e dare risposte all’occupazione!”.
Per la CGIL, la legge di stabilità è “inadeguata rispetto alla crisi del Paese”, perché come ha spiegato Danilo Barbi, Segretario Confederale CGIL con delega alle politiche economiche: “vengono ridotti spesa e investimenti pubblici, sperando in una, non scontata, ripresa degli investimenti privati”. Anche il taglio dell’Irap essendo “generalizzato” è “molto discutibile”. Il governo, infine ha avvertito Barbi “taglia le tasse a tutte le imprese, anche a quelle che fanno profitti e che quindi non ne hanno bisogno. Di sicuro la riduzione degli investimenti pubblici non sblocca la crisi economica”.
Inoltre, secondo la CGIL, con la manovra del governo “si taglia la sanità senza dirlo”. “Il governo impone tagli per 4 miliardi alle Regioni, e siccome il 75% delle spese regionali riguardano la Sanità i tagli ci saranno, eccome: si calcolano almeno in 2 miliardi”. E’ quanto afferma il segretario confederale della Cgil, Vera Lamonica, che aggiunge: “E allora diventa un trucco dire che il governo non tocca il finanziamento del Servizio sanitario nazionale fissato dal ‘Patto per la Salute’. Se poi la riduzione dell’Irap non sarà compensata, rischia di crollare il finanziamento per i Livelli essenziali di assistenza”. “Con la spending review, per noi lotta alla corruzione e agli sprechi, i risparmi – prosegue la dirigente sindacale – devono restare nell’ambito del sistema socio sanitario ed essere restituiti ai cittadini con più servizi e meno ticket, e per rinnovare il contratto ai lavoratori. Invece questa spending review è finta: serve solo a finanziare la manovra economica, scaricandola poi sui cittadini tramite le regioni e i comuni. La Cgil scende in piazza il 25 ottobre anche per salvare il diritto alla salute”, conclude Lamonica.
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