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Sindacati Enoteca Italiana: “Il nuovo piano è solo una sterile provocazione”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 22, 2014
Enoteca Italiana: presentato dall’Amministratore unico il piano di riorganizzazione
Filcams Cgil, Fisascat Cisl: “Solo una sterile provocazione”
Siena, 22 ottobre 2014 – A seguito dell’incontro che si è svolto venerdì scorso con l’Amministratore unico dell’Enoteca Italiana Paolo Benvenuti e dell’assemblea dei dipendenti che si è tenuta lunedì 20 ottobre, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e la RSA (rappresentanza sindacale aziendale) intervengono in merito al futuro dell’ente.
“Dopo molti mesi, anni, di incontri e parole gettate al vento e nessun passo in avanti – annunciano i sindacati – ‘finalmente’ l’Amministratore ha ufficializzato un piano di riorganizzazione e rilancio dell’Ente. Nella proposta il piano prevede la costituzione di una nuova società di gestione dei servizi attualmente svolti dall’Enoteca con un taglio pesante del personale ed una nuova organizzazione delle strutture con la ricerca di nuovi soci, di cui ad oggi non abbiamo notizie”.
“La proposta dell’Amministratore – spiegano – ha lasciato allibiti sindacati e dipendenti, che dopo mesi di attesa, di stipendi non pagati, di CIG e di pazienza, si aspettavano un piano industriale degno di tale nome, un piano teso ad individuare prospettive di rilancio dell’attività e non un’accozzaglia di idee senza filo logico e priva di qualsiasi ipotesi finanziaria a sostegno”.
“Riteniamo inaccettabile – sottolineano Filcams Cgil, Fisascat Cisl – che l’unica soluzione certa messa sul tavolo sia quella dei licenziamenti con un taglio di più del 50% dei dipendenti, senza individuare un percorso, una proposta che identifichi un ruolo strategico dell’Ente nel territorio più ricco di realtà vitivinicole d’Italia. Tra l’altro, nella ‘proposta’ presentataci dal Dott. Benvenuti non troviamo traccia delle potenzialità dell’ente e delle possibili idee che possono esserci nella nostra provincia e non solo annunciate a mezzo stampa dallo stesso Benvenuti”.
“Riteniamo tutto ciò solo una sterile provocazione e insieme alla RSA e a dipendenti chiediamo a voce alta a tutti ai soci istituzionali, e cioè Regione Toscana, Comune di Siena, Provincia di Siena e CCIAA, di valutare fino in fondo tutte le prospettive e le linee economiche finanziarie e progettuali necessarie per rilanciare strategicamente il ruolo dell’importante Ente Senese e il mantenimento dell’attuale occupazione”.
“Se dall’assemblea dei soci che si terrà sabato 25 ottobre – concludono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e RSA – non arrivassero segnali certi di decisioni che rispondono alla necessità di rilancio dell’Ente e la disponibilità ad un tavolo di confronto su un piano industriale ‘vero’ che individui anche percorsi e certezze per il mantenimento dell’occupazione e il recupero dei crediti dei dipendenti che vantano un arretrato di 5 mensilità, saranno intraprese tutte le forme di lotta necessarie a sostegno di una vertenza che da troppo tempo è rimasta senza risposte”.
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