I lavoratori della Cgil e non solo, venerdì 5 dicembre incroceranno le braccia, rinunceranno alla paga di un giorno. Non poca cosa visti i loro magri salari. I lavoratori italiani sciopereranno il primo venerdì di dicembre non certo per andare in vacanza, come raccontano i professionisti e i polemisti della politica, quelli che non sanno le regole e che spesso non hanno mai lavorato; quelli che neppure conoscono i sacrifici che un lavoratore deve compiere quando decide di scioperare e rinunciare alla paga di un’intera giornata. Quegli stessi che pensano ai lavoratori, come fancazzisti, assenteisti, bestie da soma alla ricerca di un ponte per spendere i propri guadagni in un resort o in un viaggio all’estero (perché è questo quello che loro farebbero).
Ci spiace per loro che non conoscono il lavoro e la generosità, l’onestà, la dignità e la forza dei lavoratori. Ci spiace per quei politici che useranno l’escamotage del ponte per sfuggire alle domande che uno sciopero, pensiamo grande e condiviso, porrà a chi deve gestire il Paese: come creare lavoro; come diminuire, se non eliminare, il precariato; come dare tutele e diritti ai giovani senza per forza toglierli ad altri; come sviluppare un’economia della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione; come garantire i contratti; come aumentare i salari; come diminuire la povertà in un’Italia sempre più divisa e drammaticamente diseguale.
Potrei continuare con cento altre domande, quelle stesse che i lavoratori metteranno sul tavolo venerdì 5 dicembre pagandole con la rinuncia a un giorno del proprio lavoro. Domande a cui i professionisti del dileggio, della divisione, della svalorizzazione dei lavoratori e del sindacato non sanno come replicare. Potrei insistere, ma non sono loro a dover rispondere.
È al governo, al Parlamento, alle forze politiche che chiediamo: volete continuare a insultare, dileggiare, sminuire il lavoro o dare risposte serie ai problemi seri che il lavoro vi pone? Non cambiate discorso, venerdì 5 dicembre, i lavoratori, il sindacato, questo vi chiederanno.
link: http://www.huffingtonpost.it/massimo-gibelli/sciopero-ponte-fancazzisti_b_6145282.html?1415807438