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Consorzio Agrario di Siena: cassa integrazione e mobilità volontaria
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 29, 2015
Consorzio Agrario di Siena: cassa integrazione e mobilità volontaria
I sindacati: “Che i sacrifici dei lavoratori servano per il risanamento e il futuro dell’Azienda”
Siena, 29 gennaio 2015 – La Flai Cgil e la Fai Cisl, insieme alle Rappresentanze Sindacali Aziendali, intervengono dopo le notizie apparse sulla stampa in merito al Consorzio Agrario di Siena.
“In molti casi – chiariscono le organizzazioni sindacali e le RSA – il lavoro che quotidianamente svolgiamo all’interno delle aziende, la nostra attività di rappresentanza, le assemblee, le contrattazioni, gli accordi raggiunti, sono conosciuti solo dai lavoratori interessati. In altre occasioni, in particolare se chiamati in causa pubblicamente nel nostro ruolo, è opportuno ed utile intervenire per esprimere le nostre preoccupazioni ed i nostri auspici”.
“In un contesto di crisi che dura da anni e che non lascia indenne nessuno – spiegano Flai Cgil, Fai Cisl e RSA – le produzioni agricole hanno registrato, a causa del clima, un ultimo biennio non sicuramente favorevole ed anche il Consorzio Agrario di Siena ha affrontato delle difficoltà economiche derivanti da gestioni passate che era necessario risolvere rapidamente”.
“Da circa due anni quindi – proseguono i sindacati – la situazione economica della struttura è stata oggetto da parte nostra di un costante confronto con il Consorzio, talvolta anche serrato ma sicuramente schietto e diretto. Questo percorso ha portato a condividere con la nuova gestione sia l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che il ripristino del premio aziendale sospeso dal 2011”.
“Oggi possiamo dire – sottolineano Flai Cgil, Fai Cisl e RSA – che la cassa integrazione ordinaria e la mobilità volontaria, ogni volta accettate e condivise dall’assemblea dei lavoratori, hanno consentito un alleggerimento dei costi ed un miglioramento degli indici economici e finanziari evitando situazioni più drammatiche. E’ evidente che il forte senso di responsabilità, di appartenenza e di condivisione dei progetti aziendali è stato essenziale”.
“Le organizzazioni sindacali – concludono le sigle – auspicano che i tanti sacrifici fatti dai 130 lavoratori per un risanamento della struttura possano aiutare a proseguire nel positivo percorso intrapreso, portando definitivamente fuori dalle secche il Consorzio, con l’obbiettivo di progettare un futuro più certo per l’Azienda e i lavoratori e perché no che valorizzi, nell’anno dell’Expo, l’agricoltura senese e tutti coloro che operano nel settore”.
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