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Marcia degli scalzi, tutte le iniziative nelle città toscane di venerdì 11 settembre
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 10, 2015
Marcia degli scalzi, tutte le iniziative nelle città toscane di venerdì 11 settembre (Notizia di gio 10 set, 2015 da www.cgiltoscana.it) – Anche Cgil, Cisl e Uil della Toscana aderiscono alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi che venerdì 11 settembre toccherà molte città d’Italia per chiedere dignità e rispetto per le donne e gli uomini che fuggono da povertà, guerre e dittature.
Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.
Per chiedere con forza i necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
accoglienza degna e rispettosa per tutti
chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
accoglienza degna e rispettosa per tutti
chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
Queste le iniziative in programma in Toscana venerdì 11 settembre:
a Firenze appuntamento alle 18 in piazza Santa Maria Novella, corteo fino a piazza Duomo con flash mob sul dramma dei migranti
a Pisa appuntamento alle 18 in Piazza Garibaldi
a Livorno alle 18 corteo da piazza Repubblica
a Prato presidio/flash mob con speaker’s corner dalle 18 alle 20 in piazza del Comune
a Carrara appuntamento alle 16,45 in piazza Matteotti, segue corteo in città fino a piazza d’Armi dove ci sarà un dibattito con Gad Lerner (una delegazione sarà presente a Venezia)
a Lucca, nell’auditorium di piazza San Romano, dibattito organizzato da Comune e Cgil alle 16. Alle 18,30 corteo in città con partenza da piazzale Verdi
ad Arezzo, il corteo partir à dalle 18 da piazza San Jacopo e proseguirà fino alla Casa delle Culture in piazza Fanfani
a Grosseto ore 16,30 ritrovo alla Fondazione Il Sole in viale Uranio, 40
a Pisa appuntamento alle 18 in Piazza Garibaldi
a Livorno alle 18 corteo da piazza Repubblica
a Prato presidio/flash mob con speaker’s corner dalle 18 alle 20 in piazza del Comune
a Carrara appuntamento alle 16,45 in piazza Matteotti, segue corteo in città fino a piazza d’Armi dove ci sarà un dibattito con Gad Lerner (una delegazione sarà presente a Venezia)
a Lucca, nell’auditorium di piazza San Romano, dibattito organizzato da Comune e Cgil alle 16. Alle 18,30 corteo in città con partenza da piazzale Verdi
ad Arezzo, il corteo partir à dalle 18 da piazza San Jacopo e proseguirà fino alla Casa delle Culture in piazza Fanfani
a Grosseto ore 16,30 ritrovo alla Fondazione Il Sole in viale Uranio, 40
“Coloro che migrano – spiega Maurizio Brotini della segreteria Cgil Toscana – vogliono solo il diritto a quella vita dignitosa che gli è stata rubata dalle guerre, dalle carestie, dalla siccità, dai disastri ambientali, dallo sfruttamento che si è sempre fatto delle risorse dei loro paesi. E se le merci ed i capitali possono spostarsi incessantemente e senza regola alcuna, è illusorio pensare che non si muovano masse sempre più vaste di persone colpite dalle sempre maggiori diseguaglianze che disegnano il mondo attuale. Anche per questo dobbiamo costruire assieme società più giuste e democratiche”.
“Una società civile ha il dovere dell’accoglienza e del rispetto – è il pensiero di Angelo Colombo, responsabile immigrazione della Uil Toscana – E’ assolutamente necessario evitare la vergogna di questi viaggi della morte e istituire corridoi umanitari per chi ha il diritto allo status di profughi e rifugiato. E poi occorre procedere con delle vere politiche dell’integrazione, a cominciare dal mondo del lavoro, affinché queste persone non siano escluse e non vivano ai margini della società”.
“Siamo preoccupati del dramma quotidiano che migliaia di bambini, donne e uomini devono affrontare per sfuggire alla guerra e alla fame – dice Rossella Bugiani, della segreteria regionale Cisl – e non accettiamo che il dibattito politico sul tema diventi strumentale alla creazione di consenso. Chiediamo un ruolo più forte del governo, della comunità internazionale e in particolare dell’Europa”.
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