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Il 3 novembre del 1957 a 65 anni, moriva Giuseppe di Vittorio, padre della Cgil.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 3, 2015
Il 3 novembre del 1957 a 65 anni, moriva Giuseppe di Vittorio, padre della Cgil. In questo momento così complesso per il sindacato, di crisi e necessarie trasformazioni, ma anche di insistenti tentativi di disconoscerne ruolo e rappresentanza – la rappresentanza dei lavoratori non di lobby di potere-, vogliamo ricordarne un pensiero, una frase, che racconta quello che fu il suo impegno, la sua idea di sindacato e di vita. Una filosofia che è ancora quella di tanti militanti, …dirigenti, iscritti alla Cgil che ogni giorno si confrontano con i problemi gravi del lavoro, della sua assenza, delle crisi aziendali e dei territori.
“La vita del militante sindacale è una vita di sacrifici, a volte scandita da profonde delusioni, anche personali. Ma so anche che la causa dei lavoratori è una causa talmente giusta che merita di essere servita anche a costo delle più profonde delusioni. E quando sia ha la consapevolezza di questo, ognuno di noi può dire a sé stesso, alla propria donna, ai propri figli, Ho fatto il mio dovere, fino in fondo” (G.Di Vittorio)
da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
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