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CGIL : “Uno sviluppo più forte e più giusto per tutto il Paese”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Gennaio 25, 2016
FDV Cgil – Tecnè: “Rapporto 2015 sulla qualità dello sviluppo in Italia”
da www.cgil.it
23/01/2016 Sud: Camusso, serve vera politica nazionale, trasformare emergenza in opportunità. Paese sempre più spaccato in due, con grandi e profonde differenze tra nord e sud. In Italia soddisfazione qualità vita cala di 22 punti dal 2005 al 2015
Da questa analisi risulta che, l’indice complessivo della qualità dello sviluppo, utilizzando come base di confronto la media nazionale (indice base Italia = 100), colloca il nord-est al primo posto con 111 punti, seguito dal nord-ovest (107), dal centro (103), mentre il sud e le isole si fermano molto più in basso, con l’indice a 87 punti.
“E’ la documentata conferma della necessità e dell’urgenza di una vera politica nazionale per il mezzogiorno che, intervenendo su specifici fattori di difficoltà e diseguaglianza, che durante la crisi si sono ulteriormente ampliati, trasformi l’attuale emergenza in una opportunità”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta i dati “Rapporto 2015 sulla qualità dello sviluppo in Italia”, realizzato dalla Fondazione Di Vittorio e dall’istituto di ricerca Tecnè”.
Per la leader della Cgil, “è evidente, invece, il ritardo nelle politiche nazionali, la scarsa interazione con le politiche regionali, la carenza di investimenti, la frammentazione e la dispersione in troppi ambiti degli obiettivi e delle risorse”.
“Solo con una robusta crescita in questa parte dell’Italia sarà possibile uno sviluppo più forte e più giusto per tutto il Paese. Anche per questo la Cgil ha messo in campo con il ‘Piano del lavoro’ e con ‘Laboratorio Sud’, idee e proposte concrete per cambiare questa situazione”, conclude Camusso.
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