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Portella della Ginestra: quella strage di lavoratori voluta dai poteri forti
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 29, 2017
da fb CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
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Una scelta simbolica per la legalità, per i diritti del lavoro e dei lavoratori.
Il Primo Maggio del 1947 a Portella, mentre si stava celebrando la Festa dei Lavoratori dopo gli anni bui del Fascismo che aveva spostato la festa e abolito il sindacato libero, la banda di Salvatore Giuliano sparò sulla folla. Morirono 11 persone, nove adulti e due bambini , 27 i feriti. Al centro della strage le lotte bracciantili per la terra e i diritti, e un mai chiarito intreccio di interessi politici e criminali. Di Portella, ancora oggi, poche sono le certezze ma è chiaro che fu la strage della mafia e del sistema di potere di quegli anni per reprimere le rivendicazioni dei lavoratori, del popolo.
Per approfondire, al link un’interessante intervista di Ilaria Romeo (Archivio storico Cgil) e Guido Iocca (direttore di Rassegna.it) a Emanuele Macaluso
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