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Guggiari (CGIL) su dichiarazioni Cenni e Dallai: “Cosa ne pensano della riammissione dei voucher?”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Giugno 2, 2017
Siena, 2 giugno 2017 – Ho letto le dichiarazioni degli Onorevoli Cenni e Dallai sulla ‘manovrina’ economica che il Parlamento si appresta a varare.
Non dubito e non ho mai dubitato dell’impegno che loro hanno profuso a livello nazionale e locale per cercare di rappresentare le istanze del territorio. Come ritengo che certe decisioni in ordine al finanziamento di alcune ‘partite’ come la Sanità, le Provincie e gli Istituti di alta formazione musicale siano del tutto insufficienti al bisogno.
Ma, soprattutto, sarebbe opportuno sapere cosa ne pensano del fatto che in un contesto del tutto sbagliato, come quello della commissione bilancio, si siano riammessi i voucher. Ed in particolare che questo sia potuto avvenire in dispregio di un diritto costituzionalmente garantito ai cittadini di esprimersi su un referendum abrogativo dei voucher di cui sono stati scippati. Scippati da una legge che ha sostanzialmente recepito il testo del referendum per poi probabilmente venire sostituita, fra e dopo pochi giorni, da una nuova normativa che riguarda tutt’altro. Scippato un diritto democratico, una richiesta di milioni di cittadini, che in caso di vittoria del sì avrebbe impedito qualsiasi riammissione per molto tempo.
Tutto questo rischia invece di avvenire oltretutto senza nessun coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e della CGIL che quel referendum aveva proposto. E, cosa ancora più grave, riammetterebbe i voucher anche per le aziende fino a 5 dipendenti a tempo indeterminato, cioè per il 90% delle imprese in Italia, con un’evidente ulteriore precarizzazione del lavoro ed una nuova umiliazione della dignità dei lavoratori.
Se poi leggiamo il testo del provvedimento ci accorgiamo anche che entro 3 giorni dall’inizio della prestazione lavorativa l’imprenditore ha la possibilità di comunicare che il voucher non è stato utilizzato: come dire ‘largo al lavoro nero!!!!’.
Lavoro senza diritti né tutele, questo è quello che volete? Noi, Onorevoli, ricorreremo alla Corte Costituzionale ed al Presidente della Repubblica per impedire questo scempio. E il 17 giugno saremo in tantissimi in piazza a Roma per protestare contro una deriva antidemocratica che sta assumendo contorni allarmanti.
Claudio Guggiari, Segretario Generale CGIL Siena
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