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Turismo, Lami (Cgil Toscana) chiede controlli: “Il lavoro c’è, ma capita che sia al ribasso o grigio”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 21, 2017
Turismo, Lami (Cgil Toscana) chiede controlli e rispetto delle norme: “Il lavoro c’è ma capita che sia al ribasso o lavoro grigio”
La Cgil Toscana e la Filcams Cgil Toscana hanno fortemente lottato per far reinserire, nella legge sul Turismo regionale, quell’articolo che prevede le assunzioni attraverso il Contratto nazionale del settore, per la tutela dei lavoratori e perché crediamo fermamente nel fatto che il turismo possa dare delle prospettive di crescita economica al nostro territorio.
Questo, però, a patto che ogni progetto, istituzionale e imprenditoriale, sia condizionato verso il rispetto delle leggi per garantire condizioni di lavoro di qualità, facendo così l’interesse dei lavoratori, del territorio, di chi vi risiede, di chi vi arriva come turista e delle aziende turistiche. Tutto ciò comporta che in caso di eventuali denunce seguano azioni di controllo sia delle istituzioni sia degli organi preposti.
Se non si colpiscono quelle realtà che, per il profitto 3 mesi all’anno, derogano sulle regole, prima o poi la società pagherà questo altissimo prezzo, come chi ha investito in progetti validi. Se non è corretto parlare di lavoro nero, è più preciso parlare di lavoro grigio, con lavoratori assunti a part time ma che poi in realtà lavorano 9-10-12 ore o con tabelle che indicano quanti minuti servono per rifare e pulire una camera.
In giro il lavoro non manca, purtroppo capita che quello che c’è sia pagato male e sempre più al ribasso, a fronte di esempi e di imprese che rispettano le regole e i lavoratori. Quindi, la Cgil Toscana invita gli organi competenti ad effettuare i controlli.
Firmato: Mirko Lami (segreteria Cgil Toscana)
Argomenti: CGIL |