Lavoro: Cgil, aperture Governo su ammortizzatori, ma serve sistema universale
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Roma, 25 settembre – “Riteniamo necessario costruire un sistema di ammortizzatori sociali universale, e per questo abbiamo disapprovato l’impianto previsto dal Jobs act. Il Governo ha ribadito la propria indisponibilità a modificarlo, ma apprezziamo la sua volontà di affrontare una serie di criticità che denunciamo da mesi”. Così la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commenta l’esito degli incontri tecnici di questi giorni con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
“Le proposte dell’Esecutivo – spiega Scacchetti – riguardano la possibilità di interventi di natura amministrativa sul FIS per garantirne maggior fruibilità e la volontà di prevedere anche per il 2018, a parità di risorse, la possibilità di allungare di 12 mesi la Cigs nelle aree di crisi complessa”. “Inoltre – prosegue – il Governo si è detto disponibile a ragionare sulla flessibilità della durata della cassa integrazione per specifici casi di crisi legate a piani di ristrutturazione valutati al Ministero”.
La dirigente sindacale sottolinea che “abbiamo sollecitato la necessità di ragionare su interventi che aumentino il costo dei licenziamenti e rivedano il costo di attivazione della cassa integrazione, poiché riteniamo indispensabile porre rimedio ad una situazione in cui per le imprese è più facile licenziare che attivare strumenti conservativi”.
“Allo stesso modo – continua – riteniamo indifferibile un intervento di allargamento, anche transitorio, delle risorse per Naspi e mobilità, di modo da evitare il disagio sociale di migliaia di lavoratori indotto dalla fine delle coperture”.
Per Scacchetti “le aperture dimostrate rendono evidente il fatto che anche per il Governo alcuni correttivi siano indispensabili per affrontare una condizione del sistema produttivo che ancora non ha superato la crisi”. “Non è però possibile farlo unicamente con i risparmi derivanti dal mancato utilizzo di risorse disponibili. Solo di fronte alle proposte concrete di modifiche al sistema degli ammortizzatori e con gli opportuni finanziamenti – afferma in conclusione la segretaria confederale della Cgil – potremo esprimere una valutazione complessiva”.