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Ghiselli, CGIL Nazionale: “Dal Governo vogliamo delle risposte concrete”.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Ottobre 25, 2017
Ieri a Siena CGIL, CISL e UIL riunite per parlare di lavoro e pensioni
Ghiselli, CGIL Nazionale: “Dal Governo vogliamo delle risposte concrete”.
Siena, 25 ottobre 2017 – Ieri si sono svolti in tutta la Toscana gli attivi unitari Cgil, Cisl e Uil per chiedere a Governo e Parlamento di cambiare la legge di bilancio, dedicando più attenzione e risorse per giovani, pensioni, occupazione, sanità, sociale e contratti. Anche a Siena l’appuntamento, fissato al Pala Giannelli di viale Sclavo, ha registrato molta partecipazione di pubblico e di interventi, conclusi dal Segretario nazionale della Cgil, Roberto Ghiselli.
“Questa di oggi è una bella iniziativa, – ha detto il Segretario – come quelle che stiamo facendo in tutta Italia per sostenere le proposte del sindacato. Intanto una proposta per andare in pensione in maniera più agevole sia per chi sta per andare in pensione ma soprattutto per dare anche una prospettiva di pensione ai giovani. Non tutti i lavori sono uguali, il Governo mantenga fede agli impegni assunti nell’intesa del 28 settembre 2016. L’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita comporta conseguenze preoccupanti in un mercato del lavoro caratterizzato da un’elevata disoccupazione sia giovanile che over 50, e in cui sono ancora evidenti le ferite causate dall’aumento repentino dei requisiti pensionistici dovuto alla legge Monti-Fornero, che ha creato il drammatico fenomeno degli esodati”.
CGIL, CISL e UIL chiedono quindi “il blocco dell’adeguamento all’aspettativa di vita previsto per il 2019 e l’avvio del confronto per una modifica dell’attuale meccanismo per superare e differenziare le attuali forme di adeguamento, tenendo conto anche delle diversità nelle speranze di vita e nella gravosità dei lavori. L’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aumento di cinque mesi dell’aspettativa di vita, certificato oggi dall’Istat, porterebbe l’età pensionabile degli italiani a 67 anni, requisito che, a normativa vigente, si sarebbe dovuto raggiungere nel 2021. Occorre ricordarsi che dietro i numeri e gli automatismi esistono persone e storie lavorative, anche per prevenire e limitare i rischi di malattie ed infortuni professionali connessi all’aumento dell’età”.
I Sindacati ritengono inoltre non più rinviabile un nuovo sistema di rivalutazione dell’importo delle pensioni per contrastare la perdita del loro valore e conseguente potere d’acquisto.
“Infine – ha aggiunto il Segretario Cgil Ghiselli – abbiamo posto con forza al Governo il tema dell’occupazione, anche qui soprattutto per le nuove generazioni, ma anche quello degli ammortizzatori sociali. E poi vogliamo rinnovare i contratti nazionali”.
“Quindi sono cose molto impegnative e molto serie – ha concluso l’esponente sindacale – su cui il Governo non può ancora prenderci in giro, ci deve dare delle risposte concrete”.
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