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Lavoratori Opera della Metropolitana di Siena: presidio ed incontro con il Prefetto
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Novembre 7, 2017
Opera della Metropolitana di Siena: presidio dei lavoratori in Piazza del Duomo ed incontro con il Prefetto
FP CGIL e RSU: “Verranno esternalizzati ulteriori servizi”
Siena, 7 novembre 2017 – La FP CGIL di Siena e la RSU CGIL di Opera della Metropolitana di Siena annunciano per i prossimi giorni una serie di azioni di protesta, a cominciare da un presidio in Piazza del Duomo venerdì 10 novembre dalle ore 9 alle 10, durante l’incontro che è già stato fissato con il Prefetto.
“A seguito dell’avvio di nuovi percorsi – spiegano le organizzazioni sindacali – che puntano all’esternalizzazione di ulteriori servizi afferenti l’inalienabile funzione di tutela dei beni, ambito di esclusiva competenza dei dipendenti dell’Opera del Duomo, la decisione di procedere ad ulteriori azioni oltre l’astensione dalle prestazioni di carattere straordinario si è resa inevitabile. Dobbiamo impedire ulteriori lesioni ai diritti del personale di Opera Metropolitana, lavoratori che continuano a veder progressivamente sminuito il loro ruolo a vantaggio dell’attività surrettiziamente svolta da Opera Laboratori Fiorentini, una SpA che con dubbia legittimazione/regolarizzazione sta svolgendo delle funzioni di esclusiva pertinenza del personale di Opera Metropolitana Onlus”.
“Era chiaro che la decisione del C.d.A. di Opera Metropolitana di affidare le funzioni afferenti la tutela dei monumenti e dei beni della Fabbriceria ad una società con scopi commerciali – proseguono i sindacati – comportasse inevitabili ripercussioni sul personale. Richiamiamo quindi l’Ente ad una profonda riflessione in merito alle scelte fatte”.
“Inoltre – concludono FP CGIL e RSU – invitiamo le istituzioni cittadine in primo luogo, ma anche le forze politiche di maggioranza ed opposizione, ad assumersi le loro responsabilità, affinché non sia sottovalutato o trascurato, come è già accaduto in passato, quanto si sta realizzando sotto gli occhi di tutti. E’ in gioco la salvaguardia di un bene culturale pubblico che appartiene alla città e ai suoi cittadini e che è anche patrimonio dell’intera umanità”.