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“IL LATINO E LE SFIDE DEL PRESENTE PER UNA DIDATTICA NEL III MILLENNIO”
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 16, 2019
“IL LATINO E LE SFIDE DEL PRESENTE PER UNA DIDATTICA NEL III MILLENNIO”
Convegno organizzato da Proteo Fare Sapere Siena
Siena, 16 febbraio 2019 – Giovedì 21 febbraio 2019, presso il liceo scientifico di Siena «G. Galilei», si svolgerà, dalle ore 10 alle 18, il secondo convegno dedicato alla didattica del latino, promosso e organizzato da Proteo Fare Sapere di Siena.
L’iniziativa, che nasce dalla convergenza di interessi di un gruppo di docenti e dirigenti, vuole essere un’occasione per affrontare e discutere un problema sicuramente annoso: la didattica del latino. In un momento che vede tutta la scuola interrogarsi intorno ai propri metodi e tentare, almeno, di rinnovarsi, è necessario fare il punto su una materia scolastica che, proprio per la sua natura, è concentrata sul passato.
Il convegno, dopo i saluti del Preside ospite, il prof. Alfredo Stefanelli, e una presentazione a cura del comitato scientifico e promotore (di cui fanno parte i proff. Lorenzo Micheli, Sabrina Pirri, Alessandra Vannozzi e Raffaele Giannetti), entrerà nel vivo dei lavori con una prolusione del prof. Alessandro Fo (Università di Siena) dal suggestivo titolo “Tradurre l’intraducibile: la sfida di Catullo”. Seguirà un intermezzo musicale dedicato proprio allo stesso Catullo: gli studenti del Liceo musicale «E.S. Piccolomini» eseguiranno, per la direzione del M. Leonardo Giomarelli, alcuni dei Catulli Carmina di Carl Orff (tenore il M. Marco Rencinai). Sarà poi la volta dei contributi di due docenti delle Università di Venezia e Firenze, i proff. Alessandro Iannella e Rossella Iovino, incentrati rispettivamente sulle prospettive digitali e sulla linguistica.
Nel pomeriggio, dopo la pausa, sarà il prof. Paolo Conti a rendere quella latina una letteratura comparata, mentre il prof. Andrea Giambetti svolgerà il tema, necessariamente più filosofico, della traduzione come sfida etica. A conclusione degli interventi specialistici, la prof.ssa Sabrina Pirri svolgerà un tema a lei caro che vede implicati il latino e l’inglese, la letteratura antica e la sua fortuna, ovvero le sue metamorfosi: Ovidius Redux. Dopo il dibattito, le conclusioni a cura del prof. Antonio Vannini.
Dal programma emergono chiaramente sia l’intento di strappare il latino alla sua solitudine per ricollocarlo in un contesto più ampio, sia la consapevolezza, cresciuta rapidamente in questi ultimi anni, che non si tratta qui soltanto di una materia scolastica fra le altre, ma di uno strumento, decisamente unico e prezioso, per viaggiare nel tempo e nello spazio anche attraverso le varie lingue contemporanee, fra le quali, in primis, la nostra (che del latino ha tanto bisogno).
Argomenti: scuola |