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“Sindacato di strada”: parte il tour della FLAI CGIL nelle campagne senesi
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 17, 2019
“Sindacato di strada”: parte il tour della FLAI CGIL nelle campagne senesi
Il Segretario della CGIL Seggiani: “Al fianco dei lavoratori più deboli”
Siena, 17 settembre 2019 – Partirà questa settimana, nelle campagne della provincia senese, il “Sindacato di strada” della FLAI-CGIL di Siena
Con questa formula il sindacato dei lavoratori dell’agroindustria svolgerà un’azione capillare sul territorio incontrando direttamente gli stagionali dell’agricoltura nei luoghi di lavoro o nei posti di ritrovo, nelle piazze o nelle rotonde dove vengono, purtroppo, a volte “ingaggiati” dai caporali.
Attraverso il ‘Camper dei Diritti’ la FLAI si muoverà sul territorio diffondendo materiale informativo sul contratto provinciale di lavoro (quasi 12.000 i lavoratori interessati), l’importanza della busta paga e tanti altri aspetti (ad es. il rinnovo del permesso di soggiorno, gli infortuni e le malattie professionali).
“In questo modo – spiega Roberto Giubbolini, Segretario Generale della FLAI CGIL di Siena – speriamo di avvicinare i tantissimi lavoratori che per problemi di natura logistica o per paura non riescono ad entrare in contatto con la nostra organizzazione, per fare del sindacato un vero punto di riferimento ed un sostegno anche in caso di denunce di irregolarità e sfruttamento”.
“Il lavoro stagionale in agricoltura, come ad esempio la vendemmia, – sottolinea Giubbolini – costituisce spesso per i ragazzi la prima esperienza lavorativa, per altre persone invece è un salvagente a compensare parzialmente le vicissitudini lavorative negative come la perdita dell’occupazione. Noi vogliamo diffondere tra chi ‘fa la stagione’ delle prime informazioni sui diritti e sui doveri del lavoratore stagionale ed aiutare ad arginare il fenomeno del lavoro irregolare, ‘nero’ o ‘grigio’ che sia. Le persone, soprattutto quelle più deboli e ricattabili, devono sapere che possono contare su di noi, quindi è necessario che ci incontrino nelle varie fasi della vendemmia, all’inizio, nella pausa pranzo e alla fine della giornata. L’ufficio mobile che ci verrà fornito dal Sindacato dei pensionati SPI CGIL e che ringraziamo vivamente ci offrirà anche la possibilità di dare risposte alle domande in tempo reale”.
“Questa nuova attività della FLAI CGIL – spiega il Segretario Generale della CGIL di Siena, Fabio Seggiani – è la prima di un percorso che tutta la nostra Organizzazione ha intrapreso, dal titolo ‘Il lavoro si fa strada’. L’obbiettivo è quello di farsi cassa di risonanza delle richieste di tutela e dei bisogni di tutte quelle categorie di lavoratori che vivono in dimensioni lavorative deregolamentate, frammentate, parcellizzate o isolate. È il caso delle tante lavoratrici e lavoratori delle piccole e micro imprese, del commercio, del turismo, del lavoro di cura, del mondo agricolo, dell’artigianato, dei servizi (si pensi agli appalti, ai riders ma anche ai tirocinanti, stagisti, etc). Vogliamo essere il punto di riferimento anche di questi lavoratori e di questi cittadini ed è su questo piano che si dovrà muovere di più la nostra attività sindacale”.
“Continuiamo caparbiamente a sostenere che alcune tipologie di rapporto di lavoro siano da cancellare – prosegue il Segretario – perché nascondono in sé sfruttamento e riduzione dei diritti. Ogni lavoratore dovrebbe essere tutelato da un contratto nazionale di lavoro (CCNL) sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative con la sua estensione erga omnes, evitando l’uso dei contratti ‘pirata’, purtroppo sempre più diffusi, cioè quei contratti firmati da pseudo sindacati, spesso creati ad hoc, per ridurre salari e diritti praticando, tra l’altro, concorrenza sleale. Tutti i lavoratori devono operare in un contesto di legalità e sicurezza”.
“La nostra contrattazione dovrà essere inclusiva, – conclude Seggiani – affinché nessuno resti escluso. Il coinvolgimento e l’attenzione ai lavoratori precari, para subordinati, in appalto, a chiamata, a partita IVA, con basse retribuzioni e continuamente esposti al ricatto occupazionale, costituisce per noi un investimento”.