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SULLA VITA NON SI DEROGA
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 31, 2020
Andrea e Massimo erano due operai metalmeccanici di soli 50 anni. Lavoravano a Milano, alla Engie e alla Rcs Thales Italia. E’ anche a loro, e a tutte le vittime del Coronavirus, che oggi abbiamo dedicato il nostro minuto di silenzio. Ci scrivono i colleghi e i delegati sindacali: “Questo triste evento legato alla pandemia non può essere descritto come una fatalità o peggio ancora, come una eventualità del nostro lavoro. Noi tutti dobbiamo sapere e dire che senza le protezioni adeguate ‘nessuno deve lavorare’, senza i dispositivi di protezione individuali i non esiste né emergenza né pronto intervento. Nessuno può permettersi di mettere a repentaglio la sicurezza delle persone.” Facciamo nostro questo richiamo e ribadiamo: occorre rallentare e garantire la sicurezza di chi continua ad andare al lavoro per tenere in piedi il Paese.
Per approfondire: https://bit.ly/39B0qEF
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