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Sindacati del settore edile perplessi sulle dichiarazioni del Sindaco di Siena
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 2, 2020
Sindacati del settore edile perplessi sulle dichiarazioni del Sindaco di Siena
FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL: “Sui protocolli di sicurezza vanno coinvolti i rappresentanti dei lavoratori e dei datori”
Siena, 2 maggio 2020 – FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL senesi si dichiarano perplessi sulle recenti dichiarazioni del Sindaco di Siena.
“Sulla stampa si legge come l’Amministrazione abbia lavorato per approntare tutti i protocolli necessari alla riapertura dei cantieri – denunciano i sindacati del settore costruzioni – ma dalla crisi edile si esce solo se tutti gli attori principali, tra le quali le parti sociali, lavorano insieme per raggiungere un unico obbiettivo. Non sappiamo a quale titolo l’Amministrazione comunale possa stilare protocolli sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, organizzazioni firmatarie dei CCNL e dei protocolli nazionali, come quello del 24 aprile scorso sottoscritto anche da ANCI e parte integrante del DPCM, quindi vincolante anche per il Comune di Siena. Inoltre non sono stati coinvolti neppure gli enti paritetici dei lavoratori e dei datori del settore, ovvero Cassa Edile, Scuola Edile. Questi ultimi, tra l’altro, in una situazione di estrema complessità, hanno continuato a svolgere i loro compiti di informazione e formazione del personale e delle imprese anche usando gli strumenti telematici. In una fase così delicata riteniamo fondamentali le figure dei rappresentanti territoriali per la sicurezza dei lavoratori (RLST) così come i tecnici del Sicuredil CPT, per coniugare la tutela della salute dei lavoratori con la riapertura in sicurezza dei cantieri.
“La ripartenza è importante ma la salute è fondamentale – proseguono FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL – e quindi bisogna lavorare tutti insieme in sicurezza seguendo decreti, ordinanze e protocolli che come sindacati stiamo provando a condividere su più fronti, nazionale, regionale e quindi anche in provincia di Siena, per indirizzare al meglio questa fase. I lavoratori non hanno bisogno di strumentalizzazioni utili a fare pubblicità, ma di condivisione dei percorsi che possano rilanciare l’edilizia. Questa assurda crisi causata dalla pandemia deve anche essere un’occasione per sviluppare una maggiore coscienza sul tema della sicurezza in un settore sempre falcidiato da infortuni, anche purtroppo mortali. Oggi ancora di più vanno garantite le condizioni migliori per ripartire, se necessario anche gradualmente, per far sì che tutto il Paese ed anche il territorio senese possa rialzarsi”.
“Ribadiamo quindi che ripartire è importante, – concludono le organizzazioni sindacali – ma nel rispetto del diritto della salute dei lavoratori; a tal fine occorre fare rete affinché tutte le norme vengano rispettate a tutela dei lavoratori e delle imprese appartenenti a questo territorio”.