« NON ERANO UNNI MA FASCISTI | Home | Vaccino: Landini, è un diritto, sia gratuito e accessibile a tutti. Nessun profitto sulla pandemia »
Vaccini Covid: GSK condivide idea FILCTEM CGIL, è pronta, se richiesto, ad infialare e confezionare conto terzi quelli già approvati.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 9, 2021
Vaccini Covid: GSK condivide l’idea della FILCTEM CGIL, è pronta, se richiesto, ad infialare e confezionare conto terzi quelli già approvati.
Intanto il sindacato è preoccupato per il calo della domanda per il vaccino contro la meningite.
Siena, 9 marzo 2021 – “Un incontro tanto atteso, quello avvenuto ieri fra la Rappresentanza Sindacale e i vertici locali di GSK, nel corso del quale alcune tematiche sollevate dalla componente CGIL hanno trovato finalmente risposta e conferma” – annuncia con soddisfazione la FILCTEM senese.
“Sia l’Amministratore Delegato, nonché capo scientifico GSK Rino Rappuoli, che il responsabile della produzione del sito di Rosia David Serp – spiega il sindacato – hanno confermato che quanto sostenuto da noi fin da gennaio in merito alla possibilità di utilizzare gli impianti esistenti per formulare, infialare e confezionare conto terzi i vaccini attualmente approvati è possibile, e senza bisogno di interventi particolarmente complessi”.
“L’unico, ed assurdo, problema, al momento – prosegue con amarezza l’organizzazione sindacale – è che, sia da parte delle diverse aziende produttrici del vaccino che del Governo italiano, che si è già pronunciato in maniera netta sulla necessità che anche le imprese presenti nel territorio nazionale facciano la loro parte, non siano arrivati segnali di interessamento”.
“Altro capitolo riguarda la possibilità di far fronte all’intero processo produttivo del vaccino anti Covid – sottolinea la FILCTEM CGIL – e qui la questione è senz’altro più complessa: nonostante GSK sia una delle poche aziende sul territorio nazionale in possesso di bioreattori/fermentatori, addirittura uno di questi macchinari, di notevole capacità, giace inutilizzato da tempo in uno degli edifici GSK a Siena; in tal caso gli interventi necessiterebbero sia di significative risorse economiche che di maggior tempo”.
“Quindi ad ora GSK Siena, a fronte della disponibilità dichiarata, – evidenzia il sindacato – non rientra fra le aziende protagoniste nella lotta contro il coronavirus, né in un senso né in un altro”.
“Anzi, tutti i suoi piani produttivi delineati a fine 2020 sono addirittura saltati – aggiunge l’organizzazione sindacale – visto che del miliardo di dosi di adiuvante per i vaccini Covid che doveva essere prodotto, forse nel 2021 ne rimarranno 100-150 milioni, con un calo di circa il 90%; a ciò si aggiunge la preoccupante flessione di richiesta dei vaccini contro le meningiti sui quali da tempo GSK ha concentrato le proprie capacità produttive, tanto che al momento gli impianti sono sottoutilizzati e il personale, quando non invitato a fruire di periodi feriali, spostato da un reparto all’altro”.
“Questa situazione desta notevoli preoccupazioni sul futuro occupazionale dei siti senesi, – conclude la FILCTEM – nonostante l’Azienda abbia cercato di rassicurare gli animi illustrando a grandi linee un progetto teso a ricoprire in futuro un ruolo importante nella messa a punto di soluzioni per le ‘nuove’ pandemie che si stanno palesando dai batteri resistenti agli antibiotici. Le criticità però sono del tutto evidenti e non vorremmo che, visto come si muovono le multinazionali, Siena fosse chiamata di nuovo, e a breve, a pagare e sostenere pesanti sacrifici”.