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Domani le lavoratrici della scuola ex LSU e Appalti Storici in presidio davanti all’Ufficio Scolastico
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Marzo 17, 2021
Domani giovedì 18 marzo le lavoratrici della scuola ex LSU e Appalti Storici in presidio davanti all’Ufficio Scolastico
Siena, 17 marzo 2021 – Domani giovedì 18 marzo, in concomitanza con la manifestazione nazionale indetta a Roma da CGIL, FILCAMS CGIL e FLC CGIL davanti al Ministero dell’Istruzione, si svolgerà anche a Siena, in Piazza Matteotti davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale, dalle 16 alle 17, un presidio a sostegno della vertenza a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola ex LSU e Appalti Storici.
“E’ passato più di un anno da quando, il 1° marzo 2020, la procedura di internalizzazione dei servizi di pulizie e ausiliariato ha lasciato senza il proprio posto di lavoro 4mila persone a livello nazionale – spiegano le organizzazioni sindacali senesi – tra cui anche personale della nostra provincia. Lavoratrici e lavoratori che sono ancora dipendenti delle imprese ex titolari degli appalti internalizzati e che, ad oggi, sono stati collocati in ammortizzatore sociale senza tanto ritegno”.
“Vanno individuate al più presto soluzioni – proseguono CGIL, FILCAMS CGIL e FLC CGIL – per dare una risposta strutturale di occupazione e di reddito a queste persone, non c’è tempo da perdere, la copertura degli ammortizzatori sociali non può essere un alibi per l’immobilismo e il precariato a vita. Il processo di internalizzazione deve concludersi prima possibile assicurando la continuità lavorativa e reddituale”.
“Rivendichiamo quindi l’immediato avvio delle procedure selettive della seconda fase di assunzione prevista dalla legge e bloccata dalla burocrazia – concludono i sindacati – e chiediamo inoltre l’individuazione di soluzioni per i lavoratori ex LSU e Appalti storici che non hanno i requisiti previsti dalle normative attuali per poter essere internalizzati nelle scuole. Occorrono azioni urgenti, da parte del Governo per gli opportuni provvedimenti legislativi e da parte del Ministero dell’Istruzione per procedere con l’emanazione del bando. Non è più il tempo del rinvio. Non c’è più nessuna giustificazione”.
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