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CGIL SIENA: “FIRMA ANCHE TU PER LA SOSPENSIONE DEI BREVETTI SUI VACCINI!”.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 25, 2021
CGIL SIENA: “FIRMA ANCHE TU PER LA SOSPENSIONE DEI BREVETTI SUI VACCINI!”.
I cittadini potranno trovare la petizione nelle principali Camere del Lavoro.
Siena, 25 maggio 2021 – La CGIL di Siena informa che presso le principali Camere del Lavoro è possibile firmare la petizione per la sospensione dei brevetti sui vaccini promossa dal Comitato Italiano della Campagna Europea -Right2Cure #NoprofitOnPandemic, a cui hanno aderito ad oggi, 110 realtà associative, fra cui i principali sindacati, impegnate nella raccolta di un milione di firme, che in base alla normativa ICE, Iniziativa Cittadini Europei, può “costringere” la Commissione Europea a rimettere in discussione la propria opposizione alla moratoria sui brevetti.
“Pensare di risolvere la situazione ricorrendo alle licenze volontarie, lasciando alle aziende farmaceutiche la possibilità di decidere a chi concedere l’uso del brevetto e della tecnologia, – spiega il sindacato – non modifica l’attuale situazione e rischia di condannare a morte centinaia di migliaia di persone. Anche l’idea di finanziare un centro di produzione di vaccini in Africa è un progetto a lunga scadenza, che non può incidere sull’attuale pandemia e non risolve la dipendenza globale dalle aziende proprietarie dei brevetti. L’unica soluzione è liberare i vaccini dal cappio dei brevetti e realizzare i necessari trasferimenti tecnologici per consentire un significativo aumento della produzione in tutto il mondo”.
“La proposta è resa ancora più urgente dall’aggravarsi inarrestabile della situazione in molti Paesi, tra i quali l’India, – sottolinea la CGIL – che non può più garantire l’approvvigionamento di vaccini ad altre nazioni, comprese quelle del primo mondo che ne hanno fino ad ora beneficiato, dovendo prima di tutto utilizzarli nel proprio Paese. Nessuno in Italia pensi di essere ‘al sicuro’ perché ci stiamo vaccinando; infatti, essendo stato vaccinato soltanto lo 0,3% della popolazione dei Paesi a basso reddito, il virus continuerà a diffondersi e a mutare e la pandemia, con tutte le sue varianti, proseguirà ad imperversare, con conseguenze inimmaginabili anche in Europa e nel cosiddetto primo mondo!”.