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RSU FONDAZIONE TERRITORI SOCIALI ALTAVALDELSA: “Non escludiamo la proclamazione di uno stato di agitazione”.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Febbraio 21, 2025
RSU FONDAZIONE TERRITORI SOCIALI ALTAVALDELSA: “Non escludiamo la proclamazione di uno stato di agitazione”.
Poggibonsi, 21/02/2025 – Nonostante la FTSA sia stato un tema abbastanza centrale all’interno delle campagne elettorali che si sono concluse in Valdelsa lo scorso giugno, dobbiamo riconoscere che di fatto l’avvicendarsi dei ruoli all’interno dell’organigramma ai vertici dell’Azienda, così come l’avvento alla Presidenza della FTSA di un nuovo Sindaco, non ha sortito alcun cambiamento positivo per le lavoratrici ed i lavoratori.
I rapporti coi vertici della FTSA restano in pratica inesistenti, dal momento che ogni richiesta di incontro da parte della RSU è rimasta ad oggi del tutto ignorata, e quel cambio di passo tanto agognato non ha ancora avuto luogo. Le problematiche in Azienda sono tante, e la politica dirigenziale di lasciare che il tempo scorra senza mai affrontare le questioni nel merito, e quindi senza mai individuare soluzioni, ha portato ad una situazione che corre il serio rischio di diventare ingestibile, con un’inevitabile ricaduta su quei servizi come le nostre RSA simbolo di un sistema che funziona e garantisce ottimi livelli assistenziali, fiore all’occhiello della Regione Toscana.
Tutto ciò grazie esclusivamente alla professionalità di coloro che lavorano all’interno delle strutture e alla loro dedizione verso le persone che accudiscono quotidianamente, ogni ora, ogni singolo giorno dell’anno, in maniera diretta o indiretta, in ogni comparto aziendale.
Le lavoratrici ed i lavoratori, in particolar modo i turnisti, sono spesso logorati da ferie e riposi saltati in maniera quasi sistematica, pressati psicologicamente e gravati dall’incertezza di un turno che viene sovente snaturato da chi gestisce le turnazioni, per far fronte ad oggettive carenze di organico, che di fatto ricadono pesantemente sempre e solo su chi lavora. La qualità della vita e la conciliazione vita-lavoro sono ai minimi termini.
Tempistiche che non vengono rispettate nemmeno nell’erogazione dei buoni pasto, indennità di turno gestite unilateralmente dall’Azienda con sistemi molto penalizzanti per i dipendenti, ore di lavoro non retribuite per chi lascia la FTSA, anche nei casi di scadenze naturali di contratti non rinnovati, una condizione di reperibilità perenne non riconosciuta e mai neanche contrattata con le Organizzazioni Sindacali. A tutto ciò si aggiunge una retribuzione straordinaria non pervenuta, nonostante cumuli di ore lavorate ben oltre l’orario contrattuale.
La negazione di ogni riconoscimento economico che vada oltre il minimo sindacale: dal 2008 ad oggi quei pochi ‘fortunati’ che hanno potuto usufruire di una progressione economica orizzontale in categoria operatori esperti (ex cat.B) hanno beneficiato di 25,09 € lordi mensili!
Una delle questioni di maggior preoccupazione è quella legata al comparto infermieristico, con l’Azienda che non indice concorsi per nuove assunzioni, facendo ricorso ad agenzie interinali per provare a sopperire ad una mancanza numerica programmata, avendo nel già esiguo parco infermieri a disposizione molti elementi con contratti a termine. Tutto ciò determina sovraccarichi di turni e di lavoro per i pochi infermieri inseriti in pianta stabile in organico.
Inoltre vi è la questione dei molti professionisti sanitari sotto inquadrati, si fa riferimento ad infermieri, fisioterapisti, educatori professionali, a cui spetterebbe una categoria superiore, con gli annessi benefici economici.
Infine dobbiamo esternare tutti i nostri timori su una tematica sollevata dai nostri RRLLSS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) per quanto riguarda la sicurezza delle strutture, con l’evidenza di uno stato sempre più carente di manutenzioni ordinarie e straordinarie.
L’emergenza è all’ordine del giorno, la Direzione glissa su tutti questi temi, che quotidianamente solleviamo.
L’Azienda si rifiuta di raccogliere i nostri inviti di sedere ad un tavolo programmatico condiviso, e ritiene più utile ignorare le nostre richieste.
Questa RSU non intende accettare oltre questo stato attuale di cose, non escludendo la proclamazione di uno stato di agitazione.
RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) della FTSA (Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa)
Argomenti: FP |