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Referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno: nascono il Comitato intercomunale per il SI’ di Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni e quello di Montepulciano e Pienza.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Aprile 24, 2025
Referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno: nascono il Comitato intercomunale per il SI’ di Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni e quello di Montepulciano e Pienza.
Siena, 24 aprile 2025 – In vista dei Referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno è stato costituito il Comitato intercomunale per il SI’ di Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni; a farne parte un lungo elenco di associazioni e partiti del territorio: oltre la Cgil, le tre Unioni Comunali del Partito Democratico di Sarteano, Cetona e San Casciano dei Bagni, il circolo Anpi Sarteano, il circolo Auser “Bosco di Giano” di Sarteano, i circoli Arci di Piazze e Sarteano e l’associazione Monte Cetona antifascista. A coordinare il Comitato per il SI’ saranno Daniela Spiganti, componente della Segreteria provinciale della Cgil, e Luisella Brivio, Segretaria Generale della Filctem Cgil di Siena.
“E’ bene capire che i cinque referendum toccano la pelle viva dei lavoratori, – dice Daniela Spiganti – con lo stop ai licenziamenti illegittimi, più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese, riduzione del lavoro precario, sicurezza sul lavoro, diritti di cittadinanza, sono questi i temi su cui gli italiani saranno chiamati a decidere tra poco più di un mese”.
“L’obiettivo è arrivare al quorum del 50%, – le fa eco Luisella Brivio – difficile ma non impossibile. Il nostro compito sarà sensibilizzare i cittadini con iniziative pubbliche, ma anche in tutte le occasioni della quotidianità, sull’importanza della partecipazione al voto.”.
Anche a Montepulciano e Pienza si è costituito il Comitato dei due Comuni per la campagna referendaria. Cinque referendum per fermare le morti sul lavoro, per abolire i contratti precari, per impedire i licenziamenti illegittimi, per un equo risarcimento nei licenziamenti illegittimi, per dimezzare l’attesa per la cittadinanza. La formazione del Comitato – con Spi Cgil; Cgil; Anpi sezione di Montepulciano; Auser di Montepulciano, Abbadia di Montepulciano, Sant’Albino, Acquaviva di Montepulciano, Pienza; Circoli Arci di Valiano di Montepulciano e Acquaviva di Montepulciano; Collettivo Piranha; Partito Democratico coordinamento comunale di Montepulciano; Partito Socialista di Montepulciano – segna l’inizio, anche a Montepulciano e Pienza, della campagna referendaria per la quale sono stati raccolti più di 5 milioni di firme.
“Ogni partito, associazione, movimento, rete, aderente al Comitato, che resta aperto al contributo di tutta la società civile, – sottolineano gli aderenti – si impegnerà sul territorio, nei luoghi di lavoro, fra i pensionati, nei circoli, nelle iniziative pubbliche, nei luoghi di aggregazione giovanili, formali e informali, a sostegno di un appuntamento elettorale importante e decisivo per il futuro della democrazia, per una società più giusta e equa, per cancellare anni di attacchi ai diritti dei lavoratori. Il comitato è aperto alla partecipazione e all’impegno di tutti quelli che si riconoscono nei lavori che sono alla base dell’iniziativa referendaria e che intendono dare il proprio contributo per una partecipazione di massa alle urne per raggiungere il quorum e per cambiare in meglio l’Italia. Per aderire è sufficiente contattare la Cgil e i partiti e le associazioni interessate a questa importante battaglia democratica, ‘Il voto sarà la nostra rivolta’”.
“Pensiamo che il referendum sia il modo migliore per praticare e difendere la democrazia – spiegano ancora – siamo impegnati sin da ora a lanciare la campagna elettorale sui 5 quesiti che interrogano molto sullo stato di salute dei diritti nel nostro Paese. I referendum danno risposte a chi è vittima della precarietà, dei licenziamenti illegittimi, degli infortuni sul lavoro, e di leggi sbagliate che non riconoscono la piena integrazione e fanno dell’ottenimento della cittadinanza un percorso a ostacoli”.
“Il voto è la massima espressione della democrazia del Paese – concludono le associazioni – ed è responsabilità dell’insieme delle istituzioni e della società garantire l’informazione sui contenuti dei referendum e favorire l’espressione democratica nelle urne. La richiesta che rivolgiamo agli organi d’informazione è quella di dare il massimo sostegno alla campagna di divulgazione da qui alla data dei referendum. Il nostro impegno, da qui all’8-9 giugno, è quello di sensibilizzare al voto il maggior numero di persone possibile, restituire voce al mondo del lavoro e ai cittadini, renderli protagonisti di una nuova stagione di progresso, di crescita civile, sociale e culturale e portare al successo il Sì nei cinque referendum”.
Argomenti: CGIL, referendum |