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Dip. Scienze Formazione, Umane e Comunicazione interculturale (DSFUCI) di Arezzo: il Consiglio ha deciso la sua disattivazione.
di Ufficio Stampa CGIL Siena | Maggio 21, 2021
Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione interculturale (DSFUCI) di Arezzo: il Consiglio stesso ha deciso la sua disattivazione.
A denunciarlo “con incredulità” è la FLC-CGIL.
21 maggio 2021 – “Il Consiglio di Dipartimento del DSFUCI di Arezzo, nella seduta del 25 marzo, ha votato, con sole 4 astensioni, la disattivazione del Dipartimento stesso” – questa la denuncia delle FLC-CGIL di Siena e Arezzo.
“Si tratta di una discussione interna al Dipartimento iniziata nel 2020 della quale le Organizzazioni sindacali sono venute a conoscenza solo ad aprile di quest’anno” – spiega Anna Cassanelli, Segretaria Generale della FLC di Siena.
“Le ragioni addotte dal Consiglio di Dipartimento, e cioè l’impossibilità di assicurare la programmazione didattica triennale, sono per noi incomprensibili e fanno pensare che dietro ci siano altre motivazioni che ci sfuggono” – precisa Maurizio Tacconi, Segretario Generale della FLC di Arezzo.
“Di una cosa siamo sicuri: questa decisione agirà come uno tsunami sul personale tecnico-amministrativo del DSFUCI – sottolinea Cassanelli – ma solleva anche un enorme problema politico: il nostro Ateneo perderà, infatti, l’unico Dipartimento decentrato che si avvale di un campus, con strutture di proprietà dell’Università, molto vivace sotto il profilo delle iscrizioni, dei corsi di studi, dell’attività di ricerca e dei rapporti con le tante associazioni del territorio.”
“Il DSFUCI secondo noi ha un grande potenziale di crescita, è attualmente il Dipartimento che si occupa della formazione degli insegnanti, un settore destinato a crescere molto nei prossimi anni,” – aggiunge Tacconi – “senza il DSFUCI, invece, Arezzo perderebbe la possibilità di gestire, all’interno dell’autonomia dipartimentale, la programmazione didattica e di ricerca e si trasformerebbe, di fatto, in un complesso di aule dove seguire le lezioni e di uffici che erogano servizi”.
“Ci appelliamo, quindi, agli Organi di governo dell’Ateneo” – concludono i due Segretari – “affinché riflettano sulle pesanti implicazioni di questa scelta a nostro giudizio scellerata ed invitino i membri del Consiglio di Dipartimento a rivedere le proprie posizioni”.
Argomenti: FLC, università |