Cgil, per lavoratori in distacco impegnati nel sindacato si applicano scrupolosamente le leggi in vigore
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 7, 2015
Cgil, per lavoratori in distacco impegnati nel sindacato si applicano scrupolosamente le leggi in vigore
04/09/2015 da www.cgil.it
“La Cgil, per i lavoratori in distacco o in permesso non retribuito che si impegnano nel sindacato applica rigorosamente le leggi in vigore”. Lo afferma il sindacato di Corso Italia.
“La Cgil, nel pieno rispetto delle norme di legge e dei regolamenti, che giustamente non contemplano alcuna forma di lavoro non coperto da contribuzione e quindi in nero, a quei lavoratori che per l’attività che svolgono nel sindacato percepiscono una retribuzione maggiore di quella da cui provengono, versa la relativa contribuzione aggiuntiva che ovviamente incide sull’assegno previdenziale. È ovvio che essendo sia la retribuzione sia gli oneri contributivi a carico del sindacato, il datore di lavoro di provenienza non ha alcun onere a suo carico. Non vi è dunque nessuna condizione di privilegio per chi svolge attività sindacale” aggiunge la Cgil.
“E’ infine bene ricordare che i lavoratori distaccati impegnati nel sindacato rinunciano a sviluppi di carriera e ad altre forme di retribuzione legate all’effettiva presenza in servizio” conclude la Cgil.
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FP CGIL Siena su aggressione Carcere di Ranza
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 4, 2015
Siena, 4 settembre 2015 – Come ogni anno, in questo periodo, da troppi anni ormai torniamo a denunciare all’opinione pubblica e alle istituzioni le carenze strutturali del Carcere di Ranza a San Gimignano (Siena), in attesa di una riforma carceraria a tutela del personale e dei detenuti.
Carenza di acqua, acqua potabile, problemi logistici, carenza di personale.
Oggi il carcere ospita quasi 400 detenuti, tre quarti dei quali – circa 300 – di massima sicurezza tra ergastoli, 416 bis (reati di mafia), ecc. e un altro centinaio di media sicurezza, persone che devono scontare reati comuni.
Se la nuova “identità” del carcere, mutato lo scorso anno con detenuti in prevalenza di ALTA sicurezza – ed è di fatto l’unico carcere di massima sicurezza in Toscana – ha abbassato la percentuale di incidenti gravi e abbattuto i dati sull’autolesionismo, provando ad avviarsi ad essere un carcere modello, non mancano le difficoltà di gestione e soprattutto quelle lavorative del personale.
Ora i dipendenti effettivamente in servizio sono circa 140 poliziotti penitenziari con diversi ruoli, ma dovrebbero essere 248. Per garantire i turni l’Amministrazione si gira dall’altra parte e non applica neppure la normativa che prevede l’esenzione dal turno notturno per gli ultra cinquantenni con trent’anni di servizio.
Presto sarà in scadenza il Direttore, che era stato assegnato a Ranza dopo anni di carenze e nomine “fantasma”, quindi nei prossimi mesi potrebbe essere a rischio anche la continuità di una direzione stabile.
Il 1 settembre un poliziotto è stato nuovamente aggredito da un detenuto. Un “ex camorrista”, dopo episodi di resistenza passiva (si gettava a terra dopo la doccia per non rientrare in cella) e ripetute minacce ha “preso a manate” un poliziotto.
E’ prontamente intervenuta la Commissione disciplinare mettendo in isolamento il detenuto, non avallando atteggiamenti del genere tenuti solo per ottenere un trasferimento od altri favori.
Questo episodio però rappresenta le difficoltà di tutti giorni nel “gestire” la giusta pena da scontare per chi ha commesso reati, anche gravi come i reati per mafia.
A chi si fa garante della giustizia e al poliziotto che ha subito l’ultima aggressione va tutta la nostra solidarietà ed appoggio affinché tutto ciò non accada ancora.
FP-CGIL Siena
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Immigrazione: la Cgil aderisce alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 4, 2015
Immigrazione: la Cgil aderisce alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi
03/09/2015 Appuntamento venerdì 11 settembre a Venezia, promosse iniziative in tutta Italia
Non vogliamo vedere mai più bimbi morti sulle spiagge, cadaveri di persone asfissiate, annegate, volti segnati dalla sofferenza che cercano rifugio in Europa e si trovano di fronte ad egoismi nazionali indegni della tradizione e della civiltà europee.
Facciamo appello al governo italiano e alle istituzioni internazionali affinché si intensifichi l’azione per impedire che prevalga l’orrore e si costituisca una politica europea dell’asilo.
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Immigrazione: Cgil e Inca, sentenza Corte giustizia Ue grande risultato
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 2, 2015
Immigrazione: Cgil e Inca, sentenza Corte giustizia Ue grande risultato
02/09/2015 da www.cgil.it
“Grande e importante risultato è quello conseguito oggi dalla Cgil e dall’Inca nel contrasto delle politiche discriminatorie verso gli immigrati. La giustizia europea, nell’accogliere il nostro ricorso al Tar del Lazio offre, o forse sarebbe meglio dire impone, al Paese una importante opportunità per correggere le politiche sull’immigrazione prodotte dal governo di centro destra nel 2011. La Corte di giustizia europea a chiare lettere boccia la tassa sui permessi di soggiorno introdotta con il decreto 304 del 31 dicembre 2011 giudicandola sproporzionata rispetto al costo del rilascio della carta d’identità. Ricordiamo che si tratta di un balzello che va dagli 80 ai 200 euro e che si aggiunge alla tassa precedentemente fissata di 73,50 euro”.
“È con grande soddisfazione che l’Inca e la Cgil accolgono l’esito di un percorso giudiziario intrapreso, insieme alle iniziative politiche di contrasto, immediatamente dopo l’approvazione di questo odioso provvedimento, perché dimostra come le politiche punitive contro gli immigrati non devono e non possono prevalere sui legittimi diritti di cittadinanza, indipendentemente dal paese di provenienza”.
“Questa sentenza – affermano Cgil e Inca – non può essere ignorata dal governo italiano e pertanto chiediamo che si attivi subito riducendo drasticamente il costo per il rilascio e il rinnovo di tutti i permessi di soggiorno, senza aspettare il pronunciamento del Tar che comunque dovrà recepire la decisione del tribunale europeo”.
Secondo Cgil e Inca “è anche significativo che questa sentenza esca proprio mentre l’Europa è attraversata da rigurgiti nazionalisti, da chiusure verso i disperati che cercano sicurezza e lavoro, da inaccettabili respingimenti e da provvedimenti di riduzione del welfare che colpiscono in particolare i migranti, anche comunitari. Ancora una volta i provvedimenti della Corte europea appaiono come più avanzati e rispettosi del diritto delle persone rispetto alle stesse politiche europee”.
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Lavoro: Camusso, diminuzione disoccupazione fatto positivo che va guardato attentamente
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
Lavoro: Camusso, diminuzione disoccupazione fatto positivo che va guardato attentamente
01/09/2015 da www.cgil.it
Serve capacità di indirizzo e stimolo economia che non vediamo. Basta propaganda
“Una diminuzione della disoccupazione è un fatto positivo che va guardato attentamente per capire come e dove intervenire per rafforzare una tendenza che è ancora, purtroppo, marginale rispetto alle reali esigenze del Paese”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta i dati Istat sull’occupazione.
Per il leader della Cgil “serve un impegno forte delle istituzioni, una capacità di indirizzo e di stimolo dell’economia che ancora non vediamo. Servono imprenditori che sappiano rischiare, innovare, investire, produrre lavoro e reddito. Serve un piano del lavoro che sappia cogliere le opportunità che si presentano e indirizzare un mercato incapace, da solo, di produrre ricchezza in modo stabile ed equilibrato”.
“Vediamo invece – sottolinea Camusso – solo molta e brutta propaganda che produce non solo effimere illusioni e false aspettative ma danni rilevanti al Paese e alle future generazioni. Oggi siamo al colmo di un Presidente del Consiglio che vanta i risultati già raggiunti e superati da Monti prima e da Letta poi, e di un presidente di Confindustria che si domanda come mai la crescita sia così bassa. Avevano tutti raccontato tutt’altra storia: Il presidente di Confindustria che in cambio della libertà di licenziamento assicurava copiosi investimenti e assunzioni in massa, mentre il Presidente del Consiglio assicurava il mondo che le sue riforme avrebbero garantito un’imprenditoria dinamica, innovativa, capace di dare lavoro e prospettive di crescita”.
“Se tornassero coi piedi per terra e la smettessero con la propaganda – conclude il segretario della Cgil – il Paese potrebbe cogliere le opportunità che sembrano prospettarsi”.
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Tabelle paga alimentaristi artigiani settembre 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Tabelle paga panifici artigiani settembre 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
Argomenti: CGIL, FLAI, servizi, tabelle paga, Ufficio vertenze |
Camusso: “Da Berlusconi a Renzi sul lavoro nulla è cambiato”
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
Cgil Incontri – “Da Berlusconi a Renzi sul lavoro nulla è cambiato”
da rassegna.it – 01/09/2015
Per il segretario generale Camusso “bisogna smetterla con la ricetta di questi anni, che è stata di soli tagli”. Le risorse vanno usate per fare investimenti, anche perché “si continua a parlare di crescita, ma continuiamo a essere allo zero virgola”

Alla Cgil le manovre del governo non piacciono. “Bisogna smetterla con la ricetta di questi anni, che è stata di soli tagli. Una ricetta depressiva per il paese” spiega Camusso: “Proviamo a utilizzare le risorse che ci sono per fare investimenti, a partire da un uso serio e non spezzettato dei fondi strutturali, pensando che è tutto il paese ad avere necessità di ripartire”. Occorre anche, continua il leader sindacale, ripensare il piano taglia-tasse, che il premier intende finanziare utilizzando 17 miliardi ottenuti dall’Europa: “La discussione con Bruxelles va rifatta. Sarebbe bene, invece di continuare ad agire all’interno di quei vincoli, iniziare a parlare del taglio del debito dei paesi, altrimenti restiamo nell’ottica di qualche piccolo margine di manovra che non cambierà nulla negli investimenti”.
Altro tema affrontato nel corso della discussione è stato quello, sempre più drammaticamente all’ordine del giorno, del caporalato. “Il ministro delle Politiche agricole Martina ha detto cose importanti: ha parlato della responsabilità delle imprese, ha detto che bisogna comparare il caporalato all’attività mafiosa. Si può quindi andare a un completamento della legge del 2011, legge dovuta all’iniziativa delle nostre categorie” ha spiegato Camusso. Il ministro, ha aggiunto, va accompagnato “in questo lavoro straordinario di controllo e verifica, utilizzando due vincoli che finora sono stati un po’ sullo sfondo: la piena applicazione dei contratti di lavoro, e la costituzione di un meccanismo di controllo pubblico verificato, per sottrarre qualsiasi alibi a chi si serve dei caporali”.
Il segretario generale Cgil è stato infine sollecitato sulla questione degli sbarchi di migranti. “Credo che in Italia ci sia chi alimenta il razzismo, perché‚ quando si continua a parlare di invasione o quando si sostiene che la presenza dei migranti è la ragione dei nostri problemi, si continuano a creare barriere, divisioni e contrapposizioni”. Per Susanna Camusso il tema vero “è come l’Europa fa un’azione politica. Da un lato di accoglienza, ma dall’altro anche di intervento, perché non è più possibile vedere ogni giorno barconi affondare”. In conclusione, dunque, ci vogliono “corridoi umanitari perché i viaggi diventino diversi, e bisogna cambiare Dublino 3, consapevoli che chi dice di bloccare le frontiere sbaglia”.
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Tabelle paga tessili industria settembre 2015
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Settembre 1, 2015
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Camusso: Confindustria a rimorchio del governo
By Ufficio Stampa CGIL Siena | Agosto 31, 2015
La replica – Camusso: Confindustria a rimorchio del governo
da rassegna.it 31/08/2015
Il segretario Cgil risponde a Squinzi, che aveva definito il sindacato “fattore di ritardo per il paese”. “Cercano il nemico del momento per non affrontare le responsabilità del sistema delle imprese”. Intanto, alle porte un’intensa stagione contrattuale

A Squinzi ha ribattuto anche il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, che ha posto l’accento sulla questione contrattuale: “Si è detto che il 2015 è l’anno dei contratti – ha affermato Barbagallo – Non vorrei che questa alzata di toni servisse a fare confusione sul fatto che dobbiamo fare i contratti”.
E di rinnovi sul tavolo per i prossimi mesi ce ne sono molti. Innanzitutto c’è il contratto dei metalmeccanici, che scade il 31 dicembre 2015 e riguarda circa 1,6 milioni di lavoratori, per il triennio 2016-2018. Qui non c’è una piattaforma unitaria; in quella di Fim e Uilm si chiede un aumento salariale mensile di 105 euro. Il 28 settembre si riuniranno le segreterie di Fim e Uilm, dopodiché‚ la piattaforma sarà inviata a Federmeccanica. Che intanto ha convocato Fim, Uilm e anche la Fiom per un confronto sull’andamento del settore il 17 settembre.
In scadenza, sempre il prossimo 31 dicembre, anche il contratto degli elettrici (oltre 60.000 lavoratori): in questo caso c’è un’ipotesi di piattaforma unitaria di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. L’obiettivo, anche qui, è avviare le trattative a fine settembre con le associazioni imprenditoriali (tra cui Assoelettrica). La richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 2016-2018 è di 140 euro.
Le stesse sigle Filctem, Femca e Uiltec hanno già dato il via libera all’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore chimico-farmaceutico (oltre 170.000 i lavoratori interessati) in scadenza il 31 dicembre 2015. In questo caso la richiesta di aumento salariale per il triennio 2016-2018 è di 123 euro. Si punta all’avvio delle trattative intorno alla metà di settembre con le associazioni imprenditoriali, tra cui Federchimica e Farmindustria.
Scade invece a fine novembre il contratto del settore industria alimentare (approvata dalle sigle di categoria Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil la piattaforma con una richiesta di aumento salariale di 150 euro mensili, inviata a Federalimentare, con cui il 14 settembre è fissato il primo incontro) che riguarda circa 400.000 addetti”.
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